.

giovedì 9 agosto 2012

Vivere o lavorare?

Che differenza c'è tra il 'semplice' vivere e lavorare? Chi decide cosa significhi lavorare? Lavorare è forse fare qualcosa che non ti piace in orari che non ti piacciono? Lavorare è forse essere obbligati a stare in un posto quando vorresti essere in un altro? E lavorare duramente cosa significa? Sudare e fare fatica o sudare e fare fatica per un alto numero di ore? Ma chi lo ha deciso? Quando ci dedichiamo con passione a un'attività che ci piace perché non possiamo chiamarlo lavorare? Forse perché non lo stiamo facendo contro la nostra volontà? Forse perché non vi siamo obbligati? 
Quanti di noi, soprattutto i più giovani, si sentono dire: 'Tu non sai neanche cosa vuol dire lavorare', ' Voglia di lavorare saltami addosso'. Ma non sarebbe tutto più semplice se ognuno potesse essere pagato per lo svolgimento delle proprie passioni? Per la messa in campo dei propri talenti? Siamo stati educati alla necessità di lavorare, per ore, ogni giorno, per poter sopravvivere. Ma davvero questa è vita? Davvero siamo venuti sulla terra per fare di noi delle macchine da sopravvivenza? Perché prendersi cura di sé, della propria famiglia, della propria casa e della propria felicità non è abbastanza? Non è meritevole di stima? Perché veniamo subito etichettati come 'difettosi'? Siamo davvero disposti a far sì che il lavoro rimpiazzi la VITA?
Io ci sto riflettendo da un pò...

Nessun commento:

Posta un commento