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sabato 29 dicembre 2012

Esercizi di Felicità


Accettare la situazione per quella che è,  sempre, che mi piaccia o non mi piaccia, perché non sono io a poter decidere cosa è giusto e cosa non lo è, soprattutto parlando delle vite altrui.

Semplicemente accettare, le cose stanno così e basta.
Non lamentarmi quindi, perché le cose vanno accettate e perché lamentarmene è sinonimo di presunzione, oltre ad essere un inutile spreco di energia ed una grossa perdita di tempo.
Non è lamentandomi, infatti, che le cose cambieranno, solo l'azione è in grado di cambiare le cose.
Non lamentarmi significa anche, o soprattutto, non giudicare perché ho imparato ad accettare, perché ho capito che il fare è l'unica strada che possa realmente condurmi fuori dal labirinto.
Accettare una situazione, anziché combatterla, è in grado di farmi sentire subito meglio, anche se troppo spesso mi dimentico, ed è in grado di darmi in un istante un nuovo punto di vista, una differente prospettiva, sempre migliore della precedente.
Da lì in poi posso agire per ottenere quello che voglio nel più breve tempo possibile.
Accettare, voglio partire da qui.

giovedì 27 dicembre 2012

Natale e Felicità - seconda parte

Oggi è il 27! Posso dire finalmente? Per me il 26 è un pò come se fosse ancora Natale perché visto il nome che porto tutti mi fanno ancora gli auguri. Oggi invece basta, oggi mi sento di nuovo libera, e felice, di tornare alla normalità. Natale è stato bello, come può non esserlo con tutte quelle lucine, ma in qualche modo ho sofferto di ansia da prestazione. E' stato come se per forza la sera della Vigilia, il 25 (a pranzo e a cena), e poi anche ieri avessi dovuto trovare qualcosa di speciale ed unico da fare quando in realtà qualcosa di unico e speciale da fare non ce l'avevo.

Ho fatto del mio meglio, come tento di fare ogni giorno del resto, e ho indossato il mio sorriso migliore, ma ho comunque avvertito dentro di me che qualcosa non andava. Il dover essere per forza felice non fa parte di me.

Il mio amico Jhonny qualche giorno fa ha scritto: 'A Natale chi è felice lo è ancora di più e chi è triste è ancora più triste. Credo ci sia qualcosa di vero in questo'.

Corralejo è piena in questi giorni, i turisti arrivati da tutta Europa sono davvero tanti, e in moltissimi proprio il giorno di Natale hanno affollato le strade, i bar e i ristoranti. Non avevo mai visto così tanti cappelli di Babbo Natale, cerchietti dalle orecchie a forma di renna e cappellini fatti di stelline tutti insieme, e soprattutto mai così tanti indossati da persone ultra 50enni. Io li guardavo e sorridevo a viso aperto a chi li indossava, li avrei quasi abbracciati, mi piacevano un sacco, alcuni erano davvero belli e divertenti, un vero spettacolo per gli occhi e per l'anima. Loro però non sorridevano, nessuno l'ha fatto guardandomi, anzi, sembrava che nemmeno sapessero di avere quel buffo copricapo, strana la gente a volte ;).

Comunque ora è passata e il non aver fatto cenoni, pranzoni e alberelloni di Natale non è più un problema, almeno fino al 31, quando bisognerà per forza trovare qualcosa di super mega fantastico da fare :).

lunedì 24 dicembre 2012

Natale e Felicità - prima parte

Non sono tanti i ricordi che ho dei miei Natali di bambina, ma quelli che ho li vedo ancora dritti davanti a me, colorati e nitidi. 
La viglia di Natale, di solito, la passavamo nella tranquillità di noi tre, mia mamma, mio papà ed io e per tutti venivano preparati un sacco di stuzzichini, io adoro gli stuzzichini. Mia mamma mi faceva i voulevant, o meglio, li comprava già fatti e surgelati, e dopo averli cotti li riempivamo. Nel pomeriggio facevamo i biscotti, e la torta, sempre diversi, e sempre con un richiamo al Natale, era la torta da mangiare il giorno dopo, insieme a tutti i parenti.

La sera della vigilia a casa mia era 'di magro', ma siccome io allora non mangiavo pesce (sì sono sempre stata una rompicoglioni sul cibo) (...e non solo sul cibo gridano dalle retrovie...) per me veniva preparato qualcosa di particolare, ma non ricordo cosa. Io ero felice perché mia mamma, nonostante le 1000 cose da fare, era felice e poi mi piaceva aiutarla a preparare la tavola, tutta bella, mia mamma ci teneva a queste cose, ci tiene ancora adesso.

Il giorno di Natale la mia casa si riempiva di parenti e la sala si trasformava, venivano aggiunti tavoli, sedie e cavalletti di sostegno e ognuno sfoderava le sue creazioni migliori. A me sinceramente, passati gli antipasti, non piaceva quasi niente e mi mettevo in modalità 'attesa' del dolce, e di giocare. Sì perché in qualche modo anche il parente più scontroso a Natale si trasforma, e gioca. Tombola e roulette andavano per la maggiore a casa mia. E sette e mezzo.

Nei giorni precedenti io mi impegnavo per scoprire quale regalo avrei scartato di lì a poco, sapevo che mia mamma nascondeva i regali nel grosso armadio bianco del bagno, oppure sotto ai suoi vestiti, in quello di camera sua. Andavo e facevo il possibile per spiare attraverso la carta, a volte addirittura la rompevo, per sbaglio, e poi risistemavo il tutto alla bell'e meglio. Ricordo la volta in cui dietro la carta ho scorto la stalla per il mio minipony, che emozione...

BUONA VIGILIA E BUON NATALE A TUTTI! 

DI CUORE!

domenica 23 dicembre 2012

Balliamo?


Balla come se nessuno ti stesse guardando, questo è il segreto! 

Questa frase l'ho letta e riletta qualche giorno addietro, ma solo pochi istanti fa l'ho sentita di colpo farsi mia, entrarmi dentro. Balla come se nessuno ti stesse guardando significa vivi la tua vita al 100%, senza paure, timori o rimpianti, senza se e senza ma...
 
Significa non dare peso giudizio altrui e non perdere tempo, e forza, nel giudicare gli altri.

Significa essere se stessi, sempre, ed amarsi e rispettarsi per questo.

Significa essere grati, nel profondo, per ogni istante che la nostra vita ci regala.

Significa tornare bambini e scegliere di non crescere mai più.

Ballare come se nessuno ti stesse guardando significa non avere pregiudizi e non tentare di classificare ogni cosa nel bene o nel male.
Significa essere vivi con tutte le meravigliose conseguenze che ne derivano e significa essere oltremodo felice che per questo.

Ballare come se nessuno ti stesse guardando significa divertirsi, emozionarsi ridere, piangere ed urlare. 
Significa onestà, semplicità e spontaneità, e significa essere capaci di essere qui, ora con tutto sé stessi.
 
Balliamo come se nessuno ci stesse guardando?

sabato 22 dicembre 2012

Niente più che Felicità

Sono talmente felice che...
...per la prima volta non ho bisogno di sapere che domani sarà meglio di oggi.
Sono talmente felice che...
...per la prima volta non mi importa di che cosa mangerò stasera.
...Sono talmente felice che...
...per la prima volta sono affamata, ma non ho intenzione di batteri piedi per avere qualcosa da mangiare...
...Sono talmente felice che...
 ..per la prima volta mi guardo allo specchio e mi vedo davvero bella.
Sono talmente felice che...
...non ho bisogno di programmare domani, né il futuro.
Sono talmente felice che...
...mi basta una nuova conchiglia, un piccolo cactus o un piatto pieno di frutta colorata per accorgermi del miracolo della vita.
Sono talmente felice che...
...anche solo sapere che qualcosa di magico e di superiore esiste, mi fa vibrare il cuore.
Sono talmente felice che...
...più volte al giorno, come in questo momento, sento forte la felicità nascere da dentro. 
Sono talmente felice che...
...tra 3 giorni è natale, ed il regalo più bello che posso ricevere, è tutto intorno a me.
Sono talmente felice che...
...trovo la motivazione per esserlo ancora di più ogni giorno.

martedì 18 dicembre 2012

Quanto vale per sempre?

Seduta sulla spiaggia dietro ad una piccola muraglia di sabbia per ripararmi dal vento mi guardo intorno e per l'ennesima volta mi stupisco della bellezza del posto. Sto dando le spalle al mio mare, per non volare via, e intorno a me vedo sabbia, dune e piccoli cespugli tondeggianti, sembrano quasi tappi messi lì da qualcuno per impedire l'uscita di chi sa poi che cosa. Sabbia e cespugli, il blu del cielo e poi lui..il vulcano.

Qualche giorno fa ci siamo tornati al vulcano e abbiamo scoperto che proprio alle sue pendici nasconde in bella vista (qualcuno mi dice sempre che il posto migliore per custodire un segreto è sotto gli occhi di tutti) una specie di strano bunker, una costruzione in cemento armato che fuoriesce dal suolo di qualche metro e che si estende a formare un quadrato di circa 10 metri per 10, senza porte, né finestre, solo qualche piccolo sfiatatoio per l'aria, ma...sarà...forse qualcuno ha programmato una ritirata in vista del 21 dicembre?

Sabbia, dune, vulcani e ancora una volta mi accorgo si non riuscire davvero a capacitarmi che io vivo qui, questa volta però acquisisco un'informazione in più, oggi imparo a capire e a conoscere qualcosa di nuovo su di me, mi accorgo, infatti, di non riuscire ad attribuire alla mia permanenza sull'isola un concetto di tempo, un'idea di per sempre, perché io un'idea di per sempre non ce l'ho.

Per sempre! Cosa vuol dire per sempre? 1 anno, 2 anni, 30 anni o quanto se no? Non lo so e nemmeno trovo in me il modo di scoprirlo, ora sono qui ed è l'unica cosa che conta.

domenica 16 dicembre 2012

Oggi sono polemica...

I fatti: 
16 dicembre 2012 ore 14.00 piscina del villaggio Oasis Papagayo - Corralejo, Fuerteventura
2 inglesi, una coppia, sui 40-45 anni sono sdraiati su una sdraio (sdraiati su una sdraio? E poi c'è qualcuno che al coraggio di sostenere che io sappia scrivere... :) accanto a noi, chiacchierano, ridacchiano. Si tracannano una bibita...una redbull? direttamente dalla lattina...e richiacchierano, riridacchiano...raccolgono da terra, da sotto le sdraio, 2 racchette di legno, quelle da spiaggia, ognuno la sua, e cominciano ad usarle combattendo come se fossero due spade...sarà forse l'effetto della redbull? Giocano, si sfidano, chiacchierano, ridacchiano e ad un tratto lei grida...'Chi ci mette più di 3 secondi è...' e si butta, si butta in acqua...lui la segue, racchetta alla mano, e cominciano a giocare. Giocano, si divertono, si schizzano, tornano bambini, lei saltella felice (o per il freddo? ;). Poi escono, si sdraiano, si asciugano e si spalmano.  Si spalmano con un bello strato di crema solare bianca...e si risdraiano.

Analisi dei fatti:
Perché diavolo la gente accetta di spalmarsi di petrolio? Perché diavolo accettiamo che la pubblicità, le case cosmetiche e la medicina ci imponga di spalmarci di petrolio? Lo faremmo ugualmente, spalmarci intendo, se il petrolio anziché esserci presentato sotto forma di una crema bianca soffice e dall'aroma di cocco ci fosse presentata nella sua forma originale...petrolio? Ci spalmeremmo comunque? E per proteggerci da cosa? Dalla luce del sole? Ci spalmiamo con un prodotto altamente cancerogeno per proteggerci da cosa? Dal cancro forse? Impariamo a conoscere cosa mangiamo e cosa inseriamo nel nostro corpo e impareremo a conoscere gli effetti benefici, e non malefici, del sole e della luce. Qualcuno ha mai sentito dire che la prima causa di morte nei paesi equatoriali sia il cancro della pelle? Io l'avevo detto che oggi ero polemica!

sabato 15 dicembre 2012

Persone e Felicità

Chi non vuole esserci 
non c'è nemmeno se ti ci siedi accanto. 
Chi c'è, c'è anche quando credi che non ci sia.

E' a te che penso mentre scrivo questa frase e tu lo sai...

Quanto è importante e meraviglioso condividere e quanto è importante e meraviglioso sentirsi parte di qualcosa! Io per prima ne sento ogni giorno forte il bisogno.

C'è una cosa, tra le tante, che amo intensamente qui a Fuerte, una cosa che sento molto mia, che apprezzo, e per cui ringrazio, ogni giorno, da quando sono arrivata, le persone...

Tutte le persone, in generale, ed alcune persone in particolare... Quelle che incontro quando esco di casa, per esempio, o quelle di cui, mentre lavoro, sento le voci. Quelle che incontro quando percorro i sentieri del villaggio in cui vivo, o quelle che con un cenno della mano mi salutano dall'altra parte della strada. Quelle che mi danno uno strappo a casa quando mi incontrano 'carica' al supermercato, o quelle che si impietosiscono vedendomi correre 'zuppa' sotto la pioggia. Sono le persone che per 'caso' bussano alla mia porta perché proprio oggi hanno sperimentato una novità in cucina. 

Persone, semplicemente persone, italiani, che come me, sono venuti da poco a vivere qui nel villaggio. Italiani che hanno deciso di voler provare a ritrovare se stessi, italiani che hanno deciso di provare a rinascere tra le palme. E basta un 'Ciao', un 'Come stai?', un 'Oggi il tempo è...' per entrare in sintonia, perché tutti qui abbiamo le stesse esigenze, gli stessi sogni, gli stessi bisogni e, soprattutto, le stesse sottili paure...

E' difficile spiegare a chi è rimasto a casa che qui sentirsi soli non è facile, menomale, semplicemente perché qui soli non lo siamo. E' difficile spiegare che basta fare un passo, o al massimo due, per trovare una persona sola e 'nuda' proprio come te. Una persona che ha lasciato il certo per l'incerto, una persona che ora, finalmente, si sente pronta a mettere di nuovo sul tavolo se stessa. Una persona che ha accettato di lasciare a casa chi era per imparare, col tempo, a scoprire chi sarà. 

E' difficile spiegarlo a chi è rimasto a casa, ma qui soli non si è.
   

venerdì 14 dicembre 2012

Alcool e Felicità

Per la prima volta dal nostra arrivo a Fuerte ci concediamo una seconda birra prima delle...14.07, non è la prima volta che ce ne concediamo una in pausa pranzo, ma due...

Sarà il sole, saranno i 30 gradi, saranno i 4 tavoli di inglesi intorno a noi che, a differenza nostra, sono già al terzo giro o sarà che abbiamo scoperto che anche il nostro locale preferito, questo, ha un 'buttadentro' e che quindi, forse, ha bisogno di soldi e noi, giustamente, vogliamo collaborare. Sì, sì sono proprio 3 euro spesi bene!

Che vita! Com'è bella la vita non appena ti fermi ad accorgertene! Com'è bella la vita non appena ti fermi...e smetti, smetti di pretendere, smetti di volere e smetti, soprattutto, di dimenticarti di Te e di chi vuoi essere. Non dico che sia facile, no non dico questo, ma dico che è possibile; dico che è possibile, ad esempio, decidere che non è dove sei nato che devi morire, soprattutto se non è lì che in fondo vorresti farlo; dico che è possibile, inoltre, accorgerti che quello che vedi, e chi vedi, alla mattina quando ti svegli è importante, e dico, soprattutto, che ognuno di noi dovrebbe fare del proprio meglio per prendersi cura almeno di se stesso. 

Dico che la Felicità, quella vera come sempre, stia nell'accorgersi che i gabbiani usano le zampe per scegliere la propria direzione, proprio come se fossero un timone, e non nell'avere una bella casa o una bella macchina, e dico che la felicità, quella vera, sia nel sentirsi pieni di gratitudine per quello che la vita sa riservarci se decidiamo di andare a prendercelo. Dico che la felicità, quella vera, stia nell'attaccarsi forte con le mani alla persona che più ami al mondo quando senti forte che un attimo di FELICITA' estrema sta per arrivare, perché sai che da un momento all'altro potresti volare...

P.s. E' giusto che questo momento abbia anche il suo sottofondo musicale  originale http://www.youtube.com/watch?v=AakSuNPY1fI.

P.p.s. Il quarto tavolo inizia a fare il quarto giro prima che io finisca di mettere nero su bianco i miei pensieri...

martedì 11 dicembre 2012

Chi ha paura del 21 dicembre?

Un bell'aspirapolvere rosa a tubo per aspirare con la dovuta cura e perizia tutto il male (e i maligni) dal mondo, ecco l'immagine che desidero incollare sulla mia tavola delle visioni pensando all'avvicinarsi del 21 dicembre.

Qualche giorno fa stavo leggendo (scrivendo?) un articolo dal titolo come 'Come costruire una tavola delle visioni' ed ho pensato che davvero questa fosse l'immagine più adatta al momento. Per i non addetti ai lavori una tavola delle visioni non è altro che un collage fai-da-te in cui attaccare immagini, frasi e ritagli di foto che ci riportino mentalmente e velocemente al raggiungimento dei nostri obiettivi e dei nostri desideri. Si tratta, in pratica, di tornare bambini per qualche ora, sedendosi al tavolo, e iniziando a sfogliare giornali e vecchie foto con lo scopo di ricavarne un numero piuttosto consistente di immagini che ci fanno stare bene e che racchiudono posti, situazioni e concetti che vorremmo vivere nella nostra realtà, farlo ci permette inoltre di farci delle domande precise e di focalizzare la nostra attenzione su cosa veramente si desidera (So cosa voglio ;).

Fatto? Benissimo, ora prendete dei pennarelli e scrivete su dei post-it delle frasi motivanti, un pò come si fa ogni giorno sulle nostre bacheche di Facebook. Fatto? Allora prendete un grosso foglio, attaccate, se volete, la vostra foto giusto al centro e poi nell'ordine che preferite tutte le altre foto tutte intorno, riempite i buchi con i post-it. Tavola delle visioni pronta! Attaccatela in un punto della casa ben visibile e fermatevi a fantasticare guardandola almeno una volta al giorno. Ora aggiungete un pizzico di fiducia nell'Universo o in qualsiasi cosa voglia il meglio per noi e, se tutto va come deve andare...è fatta, i vostro desideri cominceranno ad avverarsi (io sulla mia tavola avevo attaccato immagini di Gran Canaria e non di Fuerte, ma vi sembra che mi possa lamentare? ;). 

domenica 9 dicembre 2012

50 volte il primo incontro

Oggi ci siamo tornati, alla spiaggia dei Riu intendo, attraversando nuovamente a piedi il deserto, dico ci siamo tornati perché ci eravamo già stati qualche settimana fa, sebbene  per me sia stato come non esserci mai stata prima. Me lo ricordavo bello il mare, certo che me lo ricordavo bello, ma così bello proprio  no. E non me lo ricordavo bello, così bello, nemmeno ogni volta che ritornavo a guardarlo dopo essermi distratta per un pò. Ogni volta è stata come la prima volta e ad ogni sguardo è stato come non averlo mai visto prima...
Lo guardavo e me ne innamoravo, profondamente, intensamente. Lo guardavo e mi scoprivo ogni volta a riconoscervi nuovi colori, nuove sfumature, nuove piccole bolle di schiuma. Lo guardavo e mi stupivo di quanto trasparente potesse esserne la limpidezza e di quanto luminosi e splendenti potessero esserne i riflessi creati dalla luce del sole. Lo guardavo, seguivo con lo sguardo i piccoli pesci giocare a riva con la lenta risacca delle onde e me ne innamoravo...

Poi mi distraevo, per un secondo, e seguivo con lo sguardo una persona  passeggiare sul bagno asciuga, prima di tornare di nuovo a guardarlo e, proprio come se fosse la prima volta, ad innamorarmene.
'Ma davvero sei sempre stato così bello?' avrei voluto chiedergli, 'Anche un secondo fa lo eri? Stai mentendo, a me sinceramente sembra che tu ora lo sia ancora di più'.

Un aquilone, vola, grande, esagonale, tridimensionale, ha un disegno dai colori vivaci stampato su uno sfondo trasparente, vedo del rosso, del blu, del giallo, insieme formano delle figure concentriche, quasi ipnotizzanti...bello...nuovo...non avevo mai visto un aquilone così 'simpatico' prima d'ora...

Poi mi giro di nuovo, dando le spalle alla spiaggia, e lo vedo, ancora lui, il mare, e riesco nuovamente a stupirmi per quanto sia incredibilmente e fatalmente bello...più bello di quanto lo sia mai stato prima...che meraviglia incontrarsi per la prima volta...

sabato 8 dicembre 2012

La mente (e il freddo) fa brutti scherzi

Mia mamma me lo avrà ripetuto cento o duecento volte...almeno...'Portati qualcosa di caldo, al massimo poi non lo metti'...
E io 'Nooo', testona, anche solo per non darle ragione, 'non ce n'è bisogno mamma lo vuoi capire o no?'. Forse, ma solo forse, avrei dovuto darle ascolto, almeno su questo punto. Sta di fatto che la gente mi diceva: 'Vai tranquilla alle Canarie fa sempre caldo, alle Canarie non piove mai, alle Canarie è sempre primavera!'. Sarà...ma allora perché io mi sono dovuta comprare un piumino per il letto? E anche una felpa nuova? Perché? Fa freddo! Negli ultimi giorni fa freddo, o meglio, fa freschino...o forse no? Che strani scherzi fa a volte la mente...

E' solo da qualche giorno che qui a Corralejo il sole non si vede e già la mente comincia a 'svalvolare' e a perdere colpi... e conti. Già non si ricorda più che solo martedì, martedì appena passato intendo, io e lei, la mia mente, siamo state un paio d'ore in piscina a prendere il sole, in costume. No, non se ne ricorda... E non si ricorda nemmeno che l'altro ieri, giovedì, abbiamo pranzato tutti e 3, Luca, la mia mente ed io, sul balcone. E sembra non ricordarsi nemmeno che, proprio ieri sera, ci siamo fatti una birra ghiacciata seduti in un tavolino all'aperto indossando solo un cardigan in cotone... no non se lo ricorda. In questo preciso momento sente freddo e tutto il resto sembra passare in secondo piano.

Facebook e Skype, intanto, mi informano che in Italia ha nevicato, mentre io qui mi lamento perché il termometro è sceso, per i miei gusti, un pò troppo sotto i 20 gradi...come è vero che ogni cosa è relativa e come è vero che ognuno di noi vede solo quello che vuol vedere... 

P.s. Naturalmente ogni insulto è ben accetto ;)

mercoledì 5 dicembre 2012

1, 2, 3 stella

Stare ferma e sentirmi felice, stare ferma e non avere bisogno di altro, non ci ero mai riuscita prima d'ora. Stare ferma, respirare e riuscire in qualche modo a quietare i pensieri, proprio come si dovrebbe fare quando si tenta, invano, di meditare. Quante volte ci avevo provato in passato senza successo, e quante volte ho creduto che non fosse nemmeno realmente possibile farlo. 

Stare ferma, semplicemente. Stare ferma, e nient'altro. Faccio perfino fatica a trovare le parole per descriverla, questa non-azione, e faccio fatica a trovare le parole per descriverne la sensazione, tanto mi è nuova. E' come un'emozione confortante, che nasce da dentro, e che ti tiene al riparo dalla necessità che a breve succeda qualcosa. E' come trovare rassicurante, anziché deprimente, il fatto che nel prossimo futuro niente succederà, niente cambierà. Quale stupore ho provato nello scoprire di esserne capace dopo un passato costellato di momenti trascorsi a non-vivere in attesa di qualcosa. 

Aspettare, rimandare, fissare una data alla mia felicità, quante volte l'ho fatto, quante volte ho vissuto in attesa di un momento, di una serata, di un weekend o di una telefonata, e quante volte ho vissuto in attesa di una tanto sospirata vacanza. Mi ripetevo che presto lo sarei stata felice, lo sarei stata non appena la condizione da me desiderata si fosse avverata. Fissavo una data e aspettavo, fissavo una data e vivevo come in stand-by in attesa che quel momento arrivasse.
 Quando... sarò felice...

E poi il momento arrivava e la maggior parte delle volte felice lo ero veramente, ma la felicità durava per talmente pochi istanti che spesso mi chiedevo se veramente era valsa la pena di aspettare così a lungo. A volte  poi a quegli istanti non faceva che seguire velocemente un nuovo Quando.

'E' assurdo pensare che giunti a un traguardo
 neanche ci arrivi e diventa un ricordo'

quante volte ho sentito risuonare le parole di Tiziano Ferro dentro di me.

Stare ferma. GRAZIE!

domenica 2 dicembre 2012

passato, Presente, futuro

'Ehi amore oggi c'è il sole, lo avevamo chiesto ricordi? Giù veloci dal letto e corriamo a lavorare che poi si va al mare'. 
Si lavora anche oggi che è domenica? Sì negli ultimi mesi si lavora anche la domenica, e con grande piacere anche, perché quando il lavoro c'è, ne si approfitta, perché quando il lavoro c'è, una vocina da dentro grida forte si può fare, grida forte si può rimanere qui a vivere, per sempre, qui nel paradiso terrestre. 

Lavoro per tutti noi significa soldi in entrata, e soldi in entrata significano per tutti noi meno paura, perché, diciamocelo pure, quando i soldi ci sono tutto sembra più facile e tutto sembra sorriderci almeno un pò di più mentre il detto 'i soldi non fanno la felicità' perde pian piano il suo potere. Quando i soldi ci sono, tanti o pochi che siano, tutti quei buoni propositi, tutte quelle belle frasi, tutti quelle dottrine spirituali che ci insegnano che alla base di tutto ci vuole una gran fiducia e che è fondamentale credere che l'Universo, o chi per esso, voglia sempre il meglio per noi, acquistano maggior significato e ci sembrano un pò meno alieni. 

'E' ora di uscire, vestiti leggeri, mi raccomando!' Tutti e due sentiamo forte la voglia di sole, la voglia di caldo, dopo le piogge dei giorni scorsi, 'Via che si va'. Qualcuno fa il bagno in piscina, yuppie, sarà sicuramente un inglese,  andiamo anche noi veloci verso il mare. Siamo a metà strada, una goccia, due...tre...un acquazzone tropicale, uff, freddo, improvviso e proprio nel punto in cui non c'è nemmeno un tettino sotto cui ripararsi; una macchina rallenta, evviva, siamo 'salvi', grazie, decidiamo di farci portare dai nuovi amici fino al porto perchè di tornare a casa proprio non se ne parla, siamo certi che il sole arriverà. 

E il sole arriva, proprio lì, ad illuminare il mare con tutti i suoi colori, e noi ci stendiamo sugli scogli e con i vestiti appesi accanto. Il calore aumenta e ci entra con prepotenza nella pelle, proprio come se sapesse che ne abbiamo bisogno, proprio come se si volesse prendere cura di noi. Non possiamo che ringraziare e amare ancora di più, non possiamo che riconoscere, nell'attimo che stiamo vivendo, la felicità più pura, non possiamo che non desiderare nient'altro che questo.

Le voci intorno a noi aumentano e ci chiediamo distratti che ore siano, boh, non lo sappiamo e poi cosa importa...come sarebbe diverso il mondo se il tempo non esistesse, come sarebbe diverso se davvero esistesse solo l'adesso...come sarebbe diverso se nessuno ci avesse 'insegnato' a distinguere un lunedì da un martedì e un dopo da un prima, e se nessuno ci avesse insegnato a distinguere un oggi da un giorno di Natale. Forse saremmo tutti più felici, senza tempo, e forse, ma solo forse, è proprio per quello che il tempo è stato inventato...

giovedì 29 novembre 2012

La paura...ancora lei...

Non lasciare che sia la paura a dirti quando dovresti fermarti.
La paura è quella vocina nella tua testa che prova a trattenerti perché sa che se continuerai, se insisterai, le cose cambieranno e lei dovrà andarsene.
 Non lasciare che sia la paura a decidere per te, a decidere chi puoi essere. Sarà lo sfinimento a dirti quando dovrai fermarti. Raggiungerai i tuoi limiti solo quando non potrai andare oltre.

PAURA...paura è la prima parola che incontro leggendo i vostri messaggi, le vostre e-mail, e paura è l'emozione che troppo spesso sento vibrare parlando ogni giorno con le persone. Paura è quel sentimento, malvagio e soffocante, che anch'io provo, ogni tanto, se per un attimo cerco di incasellare la mia vita in una sorta di accettata e da tutti tanto ricercata 'normalità'. 

Siamo in tanti, tantissimi, e menomale dico io, ad avere grandi sogni nel cassetto e siamo in tanti, tantissimi, e menomale dico io, a non avere più pazienza e a non esser più disposti ad aspettare per aprirlo, quel cassetto. Siamo in tanti, centinaia, e menomale dico io, ad aver capito che non sta nel rispettare tutte le regole il segreto. Siamo in tanti, migliaia, e stra-menomale dico io, ad aver capito che, al contrario, il segreto, quello vero, sta nel non averle 'quelle' regole. Perché loro, le regole, quelle regole, ci limitano, perché loro, le regole, quelle regole, vivono per noi. 

Siamo in tanti, ma ancora troppo pochi dico io, ad aver capito che la felicità non sta nè nel sole, nè nella pioggia. Siamo in pochi, pochissimi ahimè, ad aver capito che la felicità è nascosta lì dove solo tu puoi arrivare. 

E' nascosta lì, nel come decidi di alzarti la mattina ed nascosta lì nel come decidi di affrontare la tua giornata, è nascosta lì in quanta forza e determinazione deciderai di metterci, ed è nascosta lì in quanto coraggio sceglierai di dimostrare. La felicità, quella vera, è' nascosta nel momento, unico, in cui finalmente deciderai di fermarti e chiederti chi sei.

La felicità è nascosta nel guardarti allo specchio e nel chiederti con un sorriso se davvero sai dove stai andando, la felicità è nascosta nel perdonarti per ogni volta in cui non lo saprai. La felicità è fare ogni giorno, in ogni istante, anche ora, del tuo meglio, per non avere rimpianti poi quando un giorno ti guarderai indietro. 

La felicità è adesso e solo adesso.

lunedì 26 novembre 2012

La FELICITA' è...

Godersi sotto le coperte uno scrosciante temporale notturno, percependo forte la potenza della natura, svegliarsi piano sentendo il calore dei primi raggi del sole ed accorgerti che il tuo nuovo vicino ancora non ha abbandonato il suo sogno di fare il cantante; sorridere pensando ai due nuovi amici con cui hai condiviso sogni e camomille notturne e con i quali hai valutato la bizzarra ipotesi di voler andare a vivere in una capanna, un giorno. 

La Felicità è...costruirsi un cuscino arrotolando, imbranati ma speranzosi, le tende, perché qualche mese fa, ci si è promessi di abbandonare il superfluo, la Felicità è ricevere una telefonata inaspettata, ma soprattutto riceverne una tanto aspettata.

La Felicità è accorgersi che non è il mondo a cambiare, ma è il tuo modo di osservare a farlo. E' fare subito qualcosa che avresti preferito rimandare e poi sentirti leggero. E' avere il cuore calmo, osservare con attenzione e sentire improvvisa la propria presenza, la propria anima. E' attraversare con coraggio le proprie paure e soprattutto è perdonarsi per averle. E' accorgersi che i miracoli possono davvero ad accadere, ma solo quando siamo noi a permettergli di farlo. 

La Felicità è cambiare opinione, senza vergogna. Precipitare, per poi trovare la forza di rialzarsi. E' accettare l'insicurezza come parte fondamentale della crescita. E' essere chi veramente sei, e non chi pensano che tu sia o chi vogliono che tu sia. E' disobbedire. E' scendere dal palcoscenico su cui ci sentiamo messi ogni giorno e ritrovare la semplicità.

La Felicità è prendersi cura di sé e di chi ami. E' avere un'idea. E' essere, essere per ciò che si è, e non, per ciò che si ha e non avere paura di non essere 'giusto' perché il giusto non esiste. La Felicità è decidere di lasciare delle nuove impronte anziché inseguire quelle già esistenti.

sabato 24 novembre 2012

Un post per dire GRAZIE

24 novembre 2012 un post per dire GRAZIE.

Grazie a tutti voi che mi leggete, grazie a tutti voi che mi scrivete, grazie a tutti voi che mi fate sentire una persona speciale in mezzo a tante persone speciali, grazie a tutti voi che mi fate sentire amica tra amici.

Grazie a chi mi fa domande (mi raccomando fatemene quante volete senza problemi :) e grazie a chi 'semplicemente' mette un mi piace che mi fa trasalire il cuore e 'sfarfallare' lo stomaco. Grazie a chi passa di qui per caso e grazie di cuore a chi sceglie di tornare a trovarmi. Grazie per farmi sentire di essere non essere sola nella mia ricerca della felicità e grazie per farmi pensare ogni giorno di potercela fare. Grazie per accogliere le mie paure e grazie per mostrarmi con coraggio le vostre. Grazie per essere in tanti, ogni giorno di più, e grazie per essere unici, ogni giorno di più. 

Questa sera incontrerò Anna una ragazza che mi ha letto e che mi ha scritto e  che, essendo qui a Corralejo per qualche giorno, mi ha proposto di conoscerci. Sono emozionata, tanto, e spaventata, un pochino, (e se non le piacessi?), ma soprattutto sono FELICE.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE A TUTTI VOI

P.s. Anna sii buona con me :)

venerdì 23 novembre 2012

Where were you?

'Where were you?' (Dov'eri? A cosa stavi pensando?) Ha chiesto con tono severo alla moglie l'omone inglese seduto proprio accanto a noi, subito dopo aver emesso un rutto enorme, formato omone inglese, per richiamarne l'attenzione; un rutto così enorme da far alzare le sopracciglia di tutti i presenti, altri omoni inglesi inclusi, a chiara forma di Mah?.

'Stavo solo guardando l'infrangersi delle onde sulla riva' ha risposto lei velocemente e a testa bassa, quasi giustificandosi e molto probabilmente mentendo, visto che in realtà, secondo me, stava cercando di ricordare se anche i principi azzurri delle favole che era solita leggere da bambina emettessero quei suoni così tremendi, e che allo stesso momento stava contando veloce dentro di sè, tentando di fare una stima almeno approssimativa del numero di vicini raggiunto dal 'tuono' e di cui quindi, una volta in piedi per avviarsi verso l'uscita, sarebbe stato meglio evitare lo sguardo dalle sopracciglia a forma di Mah?

Che bella lingua l'inglese pensavo invece io felice nel frattempo, 'Where were you?', 'Dov'eri?', rende davvero molto meglio l'idea di un semplice 'A cosa stavi pensando?' perché è proprio via che si va, quando si pensa, via dal presente, dal momento, dall'adesso.


Luca ed io ne parliamo spesso, del presente, soprattutto qui, nel paradiso terrestre, perché da poco abbiamo capito (che parolona ;) o per lo meno ci sforziamo ogni giorno di farlo, di capire, l'importanza dell'essere felici ora e non domani, ora e non tra un pò, ora e non quando quella o quell'altra cosa succederanno. 'Facile', direte voi, 'farlo lì nel paradiso terrestre. Vieni a farlo qui dove sto io'. 'Non è sempre facile nemmeno qui' rispondo io, anzi, a volte proprio non lo è per niente, e ancora oggi troppo spesso mi ritrovo in attesa di un qualcosa che deve ancora venire, o ancorata mentalmente a un qualcosa che è passato (e proprio per questo non modificabile) o auto imbrigliata in conversazioni inutili, succhia energie e dai titoli più noiosi:  'questo ha fatto quello', 'quello ha detto questo', 'ma non sarebbe stato meglio fare/dire quell'altro?'.
  
Poi però mi fermo, respiro, rifletto, e una vocina che nasce dall'anima (e fortunatamente non un rutto ;) mi ricorda che.?..qual'è l'unico momento davvero sotto il mio controllo se non questo. E quale l'unica persona che davvero posso cambiare se non me stessa?

mercoledì 21 novembre 2012

Il Vulcano e la Felicità

Lui, il vulcano.
Ieri, per la prima volta nella mia vita, mi sono seduta sull'orlo di un vulcano.
Orlo? Ma si dice orlo per un vulcano? Quasi sicuramente no, non si dice e molto probabilmente il vulcano nemmeno ce l'ha un orlo, ma era lì che io mi sentivo, seduta ospite sul suo orlo. 

Qui a Fuerteventura, la mia Fuerteventura :), i vulcani sono diversi da tutti gli altri che io abbia mai visto, e da tutti quelli che io abbia mai immaginato fin da bambina, qui a Fuerteventura i vulcani sono larghi, larghissimi, e sono bassi, bassissimi, insomma sono...'tozzi', sì secondo me possiamo proprio dire che sono tozzi, meravigliosi, bellissimi, affascinanti, potenti ed eleganti, ma pur sempre tozzi :)

Proprio dietro Corralejo, e a poche centinaia di metri dal nostro villaggio, c'è n'è uno, di tozzo intendo, e ieri, con una breve camminata, ci siamo arrivati vicino, vicino, praticamente dentro, nel cratere, e lì ci siamo fermati, insieme al tempo, lì ci siamo fermati per lasciarci accarezzare dal vento mentre estasiati imparavamo a conoscerne l'odore, la forza, l'amore e l'energia.

Terra, sassi, lava (fredda, mi chiede di aggiungere la mia dolce metà ;), piccoli cespugli e meravigliosi nuovi germogli nati dopo le grandi piogge dei giorni scorsi (c'era persino una specie di erbetta inglese versione pianta grassa), muschi colorati, farfalle dipinte con gli stessi colori dei muschi, qualche uccellino in volo, qualche mosca curiosa (noiosa? ;) e poi lui...il silenzio, forte, impressionante, avvolgente ed emozionante, nuovo.

Che meraviglia, che Felicità, che percezione di un qualcosa di unico, di grande, di un qualcosa che, se sai dargli fiducia, vuole solo il meglio per noi.

Ancora pochi passi e avremmo potuto raggiungere il centro del cratere, dove, con un briciolo di fantasia, si può riuscire a vedere ancora la terra ribollire e sbuffare, ma abbiamo deciso di fermarci, almeno per questa volta, e di rimanere seduti sull'orlo... ;)

martedì 20 novembre 2012

Io non mangio carne

Io non mangio carne, o meglio, di solito non mangio carne, diciamo insomma che negli ultimi 11 mesi non ne avevo più mangiata, beh per lo meno non consapevolmente, perché, secondo me, è quasi certo che quando quegli involtini primavera o quei ravioli cinesi, spacciati per vegetariani, sono così incredibilmente saporiti e sanno così incredibilmente di maiale, nonostante i sorridenti camerieri spergiurino il contrario, può essere che una bella cucchiaiata di strutto qualcuno gliel'abbia messa. Beh comunque, ristoranti cinesi a parte, dopo ben 11 mesi di carne-castità arriva lui, il meraviglioso proprietario della meravigliosa Casa Pedro di Corralejo a 'rovinare' tutto ;).

Prima però una precisazione è d'obbligo, il mio non mangiare carne non è una scelta animalista, tant'è vero che il pesce ancora lo mangio, ma una scelta di salute, ho sperimentato su me stessa, negli ultimi due anni, e ad oggi posso confermare che, secondo me, senza mangiare carne si stà meglio.

Ma torniamo a noi, torniamo a Casa Pedro, una fantastica, piccola, caratteristica 'taperia' senza fronzoli, ben nascosta nell'intricato dedalo di vicoli del pueblo (il cuore del paese) frequentata esclusivamente da gente locale e che noi, dal nostro arrivo, fin dal primissimo giorno, abbiamo adocchiato, ma, causa spagnolo completamente inesistente, non ancora provato.

Ieri però...dai forse è ora...mi sembra proprio che il nostro livello di spagnolo sia passato da altamente e vergognosamente insufficiente a parecchio insufficiente...è giunta l'ora di buttarsi nella mischia. 4 del pomeriggio entriamo e ordiniamo due cervezas...che bravi, come ci stiamo inserendo,  come ci sentiamo a casa, che bello essere qui seduti a banco, qui in mezzo a voi meravigliosa gente locale che chiacchierate in un amabile e 'velocissimo' spagnolo davanti ad una cerveza e a dei piattini pieni di puerco arrostito. Che pace, che felicità, che vita meravigliosa! Ehi un attimo, ma che cos'è quel piattino che avanza minaccioso verso di noi? Ehi ma noi non avevamo ordinato niente. E perché contiene due fettine di quello stesso puerco arrostito che state mangiando voi? Ah sono un regalo di benvenuto per noi? Grazieee. Ehi ma come si dice noi non mangiamo carne in spagnolo perché convinti che non faccia bene? E perché ci guardano tutti sorridendo e aspettando il fatidico assaggio? Ok dai amore mangia...

domenica 18 novembre 2012

Meriti e Sogni

Lei, la spiaggia.
Oggi, tanto per cambiare, abbiamo camminato, tanto, tantissimo (troppo urlano i piedi ;) siamo usciti dal villaggio in cui viviamo (ma davvero viviamo in un villaggio? vi sembra seria come decisione? ;) e girando a destra  abbiamo quasi subito incontrato il deserto di Corralejo e le sue famose dune di sabbia...e abbiamo deciso di perdervici dentro.

Sotto sabbia chiara, soffice e compatta allo stessto tempo, verdi piante grasse e cicciose, cespugli bassi e tondi simili a palle intrecciate e una distesa di conchigline bianche incastonate nelle piccole salite e discese formate dal vento, sopra lui, il blu. Per la prima volta dal nostro arrivo (nonostante tutti dicano che qui non piove mai;) l'ho visto, l'abbiamo visto tutti oggi, un cielo immenso e blu che spaziava dal deserto ai vulcani, dal mare dai mille colori alle vicine Lobos e Lanzarote, dal pittoresco e bianco vilaggio di Corralejo a...ai RIU ;) ebbene sì è lì che siamo finiti ai RIU, ovvero, a 2 super giganti palazzoni in cemento armato appartenenti ad una famosa catena alberghiera piazzati proprio in riva al mare. Ma poi...per fortuna...siamo arrivati davanti ai RIU e lì tra un turista bianchiccio, uno fucsia ed uno paonazzo (qui gira voce che nelle serate estive qualcuno addirittura si accenda) l'abbiamo vista...lei...la spiaggia...meravigliosa, infinita, bianca, morbida...e non ho potuto fare a meno di correrle incontro, proprio come nei migliori film d'amore, e di lanciarmi coi piedi nell'acqua...brr...freddina, ma semplicemente meravigliosa, limpida come quella di una sorgente e bella come la gemma di acquamarina più pura.

Ma io veramente vivo qui??? Non ho potuto fare a meno di chiedermelo anche oggi, in quel momento, e per l'ennesima volta da quando sono arrivata sull'isola. Io veramente posso venire qui a vedere tutto questo ogni giorno? Ma proprio ogni giorno? Davvero davvero? Dov'è il trucco? Quand'è che qualcuno dall'alto (o dal basso ;) dirà basta? Quando qualcuno agitando il suo grosso braccio dirà: 'Tu non lo meriti?' e perché io penso queste cose, perché tutta questa meraviglia sembra quasi troppo per me? Da piccola devono avermi traumatizzata con strane storie su meriti e demeriti...devo telefonare a mia madre ;)

sabato 17 novembre 2012

Vita notturna a Fuerteventura

Andare a letto presto dopo una giornata intensa, lavorativamente ed emotivamente parlando, infilarsi sotto il doppio copriletto perché anche qui, nel paradiso terrestre, la sera sembra avvicinarsi l'inverno, crollare addormentati nel grande letto che ci ospita, felici, per poi essere svegliati nel cuore della notte dal volume altissimo di una musica che non si capisce bene da dove provenga (sopra, sotto, destra, sinistra?) nonché dai colpi di scopa dati dalla vicina, che erroneamente pensa che quella musica provenga da noi, sulla parete che ci divide. Ehi ma no ascolta bene, stai un attimo ferma, non senti che viene dall'appartamento sotto al tuo? Non siamo noi. Rimanere in attesa, stanchi, mentre all'alto volume della musica si aggiungono voci che intonano canzoni e cori proprio come se fossimo allo stadio (Bernabéu?),  ma il Karaoke non era mica estinto dico io, non ne erano rimaste poche enclavi solo nel Sol Levante? 

Accorgersi poi guardando l'orologio sul comodino che in realtà si è appena sorpassata la mezzanotte di un venerdì sera spagnolo...beh allora in fondo in fondo non è poi così tardi per cantare a squarciagola come se niente fosse...attendere pazienti...riaddormentarsi...felici...per essere poi svegliati, di nuovo, da una sorta di tempesta tropicale che con forza e velocità scaglia acqua a catinelle (o garganelle?) contro il tetto e i vetri della nostra camera...va beh passerà...ricordarsi ad un tratto che il nostro vicino di casa (non il 'cantante'), al nostro arrivo, ci ha consigliato di 'ammassare' grandi quantità di asciugamani e spugne davanti alle porte ogni qualvolta dal cielo decidano di donarci grandi e generose quantità d'acqua, ma non avere voglia di alzarsi...vedrai non succederà niente, praticamente sta già smettendo senti...cercare di riappisolarsi...ecco il dormiveglia sta arrivando, felice, quando..toc...toc...il soffitto comincia a gocciolare con forza sul letto e nel silenzio di un caro venerdì notte ogni goccia sembra un tuono.

Accendere la luce, stropicciati, eh già...piove in casa, e parecchio anche, proprio lì dall'allarme antincendio al centro della stanza...stavolta, ahimé, bisogna alzarsi per forza, stavolta bisogna ammassare asciugamani e ciotole proprio sopra al nostro letto...vabeh dai passerà..dicono che qui non piove mai... 

giovedì 15 novembre 2012

La legge dello specchio

La piccola pianta coraggiosa.
'Beh ma allora racconta com'è lì?' 'E'  bello?' Mi chiedono 'famelici' amici, parenti, conoscenti e scononosciuti ;) come se fosse facile rispondere ad una domanda simile in poche parole. 'Sì è bello' dico io 'è veramente bello', ma è quello che penso veramente? Un pò sì ed un pò no perché che qui sia  bello veramente è fuori discussione,  anzi qui non è bello, qui è meraviglioso, ma non solo, c'è qualcosa in più, qui, a Fuerteventura, si nasconde un magico specchio capace di riflettere la bellezza che hai dentro...

Mi spiego...vuoi vedere sfilze di allettanti ristoranti per tutte le tasche e per tutte le etnie per poi magari scegliere quello che ti farà sentire 'a casa', li vedi, oppure vuoi vedere decine di vetrine di negozi in cui fare dello shopping sfrenato per poi sfoggiarlo al tuo ritorno in patria, li vedi, vuoi vedere eco-mostri abbandonati a bordo spiaggia e bottiglie di plastica, altrettanto abbandonate, un pò ovunque, li vedi, vuoi vedere un posto dove l'alcool costa poco e dove la marijuana per uso personale è legale, lo vedi, vuoi vedere un posto dove quando ti avvicini al marciapiede le auto velocemente si fermano per farti passare, lo vedi, vuoi vedere un posto dove poterti fermare un momento per perderti nella bellezza di un riflesso del sole, lo vedi, vuoi vedere un posto dove piccoli cespugli verdi simili a corallo sono la casa di centinaia di farfalle, lo vedi, vuoi vedere un posto dove puoi, stando fermo e in silenzio, scorgere due conigli selvatici che giocano, due picchi che 'picchiettano' ed un'allegra combriccola di curiosi mini gabbiani, li vedi, vuoi  vedere un posto dove rimanere stupito nello scorgere una piccola pianta che con tanta forza e tanto impegno è riuscita a bucare la sabbia compatta e ora sta facendo bella mostra di se e di tutto il suo splendore, la vedi...

martedì 13 novembre 2012

Numero 2 e Felicità

I 2 nuovi arrivati.
Più 2 perché questa sera alle 18 saranno trascorse due meravigliose settimane dal nostro arrivo sull'isola...GRAZIE

2 perché siamo in due in questa meravigliosa avventura ed io, che amo condividere più di ogni altra cosa al mondo, sono più che convinta che quando i due sono quelli giusti tutto sia non solo più semplice e più facile, ma anche e soprattutto più magico

2 perché, da ieri, due sono i nostri nuovi 'bambini': due piccoli germogli di agave spezzati trovati per strada, raccolti e felicemente (almeno da me ;) accolti nella nostra nuova casa per diventare parte della nostra nuova vita 

meno 2 perché due sono i giorni mancanti ad arrivare al giorno libero di un nuovo amico, che come la 'vecchia' me fa ogni settimana il conto alla rovescia in attesa dell'unico giorno in cui potrà dormire fino a tardi, dell'unico giorno in cui si sentirà 'quasi' libero, dell'unico giorno in cui, in pace, potrà andare al mare

2 perché sono due i miei genitori che ieri sera sono stati contenti di poter  sentire finalmente la mia voce chiara e felice via Skype (2 milioni sono invece le domande fatte: mangiate? ma cosa? dormite? ma quanto? uscite? per andare dove? avete conosciuto qualcuno? chi? prendete il sole? sì ma mi raccomando non troppo...)

2 perché in questo momento sono talmente felice da accorgermi che due sono le mie mani che mi permettono di scrivere, due i miei occhi che mi permettono di vedere, due i miei polmoni che mi permettono di respirare e due i miei piedi che mi permettono di camminare attraverso questa nuova realtà

2 perché da quando siamo a Fuerteventura la Felicità sembra davvero valere doppio, ogni cosa sembra essere due volte più normale e allo stesso tempo due volte più meravigliosa

2 perché anche il mio cuore si sta facendo in due per riuscire a contenere tutto l'amore che la natura dell'isola sa dare

...e infine 2 perché mi accorgo ogni giorno, guardando dentro me stessa, che due rimangono le paure che ci separano dalla gioia più assoluta: lavoro e denaro. 

Ma come dice il mio amico Salvatore Brizzi: 'non appena riusciremo a liberarci della visione 'miserabile' della vita che ci viene trasmessa nelle scuole, nei telegiornali, nelle famiglie, non appena riusciremo ad eliminare dalla nostra anima concetti a lei non consoni quali scarsità, ristrettezza e paura di vivere, non appena smetteremo di essere ipnotizzati dalla ricerca del posto di lavoro sicuro che ci permetta di pagare il mutuo, torneremo tutti ad essere gli impavidi guerrieri che in realtà siamo.

sabato 10 novembre 2012

Guida pratica alle anime in partenza per FUERTE ;)

Trasferimento individuale aeroporto - Villaggio Oasis Papagayo Corralejo 25 euro
Affitto mensile appartamento bilocale Villaggio Oasis Papagayo Corralejo bollette incluse - 390 euro
Cauzione appartamento - 390 euro
Costi agenzia  per affitto appartamento - 430 euro
Commento Villaggio Oasis Papagayo - figo ;)
Distanza da supermercato più economico -  1 km
Distanza da discount più economico  - 2 km
Distanza dal centro del paese - 2,5 km
Costo birra ghiacciata al centro del paese c/o Banana Bar - 1,50 euro
Distanza da spiaggia bellissima chiamata Grande Playa - 5 km
Commento spiaggia bellissima chiamata Grande Playa - bellissima ;)
Costo panino al tonno su spiaggia bellissima chiamata Grande Playa - 4 euro
Costo bottiglia d'acqua da 1,5 litri (a bassissimo residuo fisso) al supermercato più economico - 60 centesimi
Costo grigliata di pesce per 2 persone in ristorante 'con fronzoli/turistico' - 25/30 euro
Costo grigliata di pesce per 2 persone in ristorante 'senza fronzoli/non turistico - ancora da scoprire ahimé
Costo mensile linea internet adsl - 41 euro
Costo mensile tenuta conto in banca per non residenti per avere adsl - 6,25 euro
Costo mountain bike nuova (informazione gentilmente offerta dai nostri vicini) - 89 euro
Costo pacco di pasta marca spagnola a me sconosciuta - 0,89 euro
Costo scatola di pelati marca spagnola a me sconosciuta - 0,52 euro
Costo pagnotta integrale con semini vari 315 grammi - 0,98 euro
Corso di spagnolo della durata di 8 mesi...in cui però non c'era più posto  - 20 euro totali
Costo televisore LCD 32'' marca sconosciuta per imparare spagnolo alla svelta dato che nel corso di spagnolo non c'era più posto - 199 euro
Costo consegna a casa televisore LCD 32'' marca sconosciuta per imparare spagnolo alla svelta, dato che nel corso di spagnolo non c'era più posto - 0 euro
Costo cavo antenna per televisore LCD 32'' marca sconosciuta per imparare spagnolo alla svelta, dato che nel corso di spagnolo non c'era più posto, acquistato in rifornitissimo supermercato cinese ad un metro dal villaggio - 1,50 euro

P.s. Se volete qualche informazione in merito agli appartamenti del villaggio in cui vivo provate a scrivere a queste agenzie:







to be continued...





venerdì 9 novembre 2012

Vita e FELICITA'

Una buona vita è quando sorridi spesso, sogni in grande,
ridi molto e realizzi quanto sei fortunato ad avere ciò che hai.
Svegliarsi presto per avere tutta la giornata davanti a sé, cercare con lo sguardo i primi raggi di sole che entrano attraverso le tende, sì ci sono, eccolì lì, oggi sarà un'altra bella giornata, stupirsi ancora una volta di quanto blu possa essere il cielo e soffermarsi ancora una volta  a guardare il mare dietro il vetro... quanto è bello il mare. Correre poi ad accendere il telefono, attivare il wi-fi, e mettersi a testa in giù per cercare di captare qualche linea altrui (eh già l'adsl non è ancora arrivata) nella speranza che, nella notte, qualcuno dall'altra parte dell'oceano abbia scelto proprio te per portare a termine quel compito così banale per lui e così vitale per noi. Lavarsi la faccia, fare colazione ed iniziare a lavorare, o a cercare lavoro, mentre fuori le prime voci del villaggio si svegliano, bimbi che vanno a scuola e genitori che fanno del loro meglio per portarceli. Stare per ore (3, 4, 5, 6?) davanti al computer cercando di rimanere il più possibile concentrati mentre l'anima, la regina del castello, messa in attesa, silenziosamente comincia a programmare quella parte della giornata che sarà a lei dedicata, il pranzo, le passeggiate, la piscina, lo spagnolo, l'inglese, i sorrisi, le chiacchiere, le coccole e la cena. 
Smettere per un attimo di 'essere' e guardarsi semplicemente intorno, sentire forte la felicità crescere dallo stomaco e arrivare al cervello, desiderare che tutto questo non finisca mai seppur ci si senta in viaggio e non ancora arrivati, sapere che là fuori c'è un mondo il cui desiderio più grande è quello di essere scoperto e sapere allo stesso momento che dentro di me c'è un intero universo che urla e strepita per la voglia di essere esplorato. 

martedì 6 novembre 2012

Arcobaleni e pentole d'oro

Guardo fuori mentre scrivo
E se la Felicità, quella vera intendo, non fosse nascosta nemmeno qui? Potrebbe davvero essere così? Potrebbe davvero non essere nascosta nemmeno qui dove il cielo è blu, il silenzio è amico e il termometro segna 27 gradi in un 'normale' martedì mattina di un 'normale'  e meraviglioso 6  di novembre? Potrebbe davvero non essere nascosta nemmeno qui dove la gente è sorridente, i ritmi umani, i prezzi 'buoni' ed il mare pronto ad accoglierti e ad amarti? Davvero? Potrebbe davvero non essere nemmeno qui ed essere nascosta solo ed esclusivamente dentro di me? Posso averla portata io con me insieme al resto dei bagagli? Tutto questo (mare, sole, sorrisi, tempo per  sé) da solo potrebbe davvero non essere ancora abbastanza?

Io lo sono, FELICE intendo, e tanto tantissimo anche, ma non posso fare a meno di notare che anche qui, in uno dei paradisi terrestri donatoci dalla natura, anche qui, in un angolo di mondo fortunato e incantato, non tutti lo sono, FELICI intendo. Guardo i volti delle persone che mi passano accanto, distratte, e rimango stupita, spaventata, nello scorgervi i segni dell'insoddisfazione, del 'non abbastanza, i segni di una ricerca infinita, continua, logorante e spasmodica di qualcosa di più, di meglio, di nuovo, di unico, di qualcosa, ahimè, di futuro che al momento, nel momento, ancora non esiste. Piscina, spiaggia, shopping, sole, mare, cibo, non sembrano, nemmeno qui, essere ancora abbastanza, molti, troppi secondo me, sono ancora e sempre alla ricerca di un qualcosa senza sapere quel qualcosa cosa sia.

Probabilmente quindi la risposta è no, la felicità non è nascosta nemmeno qui,  non lo è mai stata e mai lo sarà, non si trova qui la fine (o l'inizio?) dell'arcobaleno e di conseguenza non si trova qui la pentola piena doro. E' fondamentale, essenziale, che quella pentola, almeno quella, la si porti da casa, poi qui sarà possibile riempirla, sicuramente più velocemente che in molti altri posti del mondo. E' fondamentale lavorare almeno un pò ogni giorno, ogni minuto, da ora, da questo istante sulla propria felicità, su se stessi, sulle proprie scelte perché dopo la prima settimana canaria credo di aver intuito che non è 'solo' cambiando indirizzo che tutto il resto magicamente cambia.