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sabato 29 settembre 2012

Transurfing e FELICITA'

E' fatta, siamo a Milano, esattamente ieri abbiamo definitivamente lasciato il nostro bell'appartamento in Toscana ed esattamente tra un mese saremo, finalmente, alla vigilia della tanto ambita partenza :)

Siamo stanchi, un pò spaesati, drammaticamente poco organizzati e con la schiena malconcia per il trasloco fatto, ma felici, molto felici, nonostante solo ieri si sia dovuto/VOLUTO dire addio, o meglio dire arrivederci, ad una parte importante della nostra vita, affettivamente ed emotivamente parlando. Altri 2 amici davvero speciali sono stati lasciati in quel della Toscana e con loro è stato lasciato anche Fortunato, il nostro fantastico gatto, o meglio il gatto che è ed è sempre stato dei nostri vicini di casa sulla carta, ma che è, è stato e sempre sarà altrettanto nostro nel nostro cuore.

Ora siamo qui, nella nostra città natale, ospiti un pò accampati della nostra zia preferita, coccolati e pronti a vivere al meglio questo mese, pronti a vendere il nostro ultimo legame pratico/burocratico con l'italia, la nostra macchinina compagna di mille avventure, e pronti a dire altri difficili arrivederci.

In questi giorni così 'stra-ordinari', così determinanti e così carichi di emozioni ho sentito come mai nella mia vita la presenza eccezionale, meravigliosa e strana di un qualcosa di magico e difficilmente spiegabile a parole, come una presenza, benevola, unica nel suo genere, amica seppur sconosciuta, forte ed intensa, più forte e più intensa di una qualsiasi onda della fortuna, per dirla in modo chiaro e di facile comprensione è proprio come se, negli ultimi giorni, una qualche forza superiore stesse tessendo con dovizia i fili della mia vita, della nostra vita, controllandone con cura gli eventi, quasi guidandoli e 'sgarbugliando' al momento giusto tutto ciò che ancora c'è di ingarbugliato.

Certa che ognuno di noi abbia pensato e desiderato almeno una volta di ricevere questo tipo di aiuto 'extra' non posso che dire GRAZIE e ammettere a me stessa e al mondo che:

'Quando smetti di rincorrere le cose sbagliate dai la possibilità a quelle giuste di raggiungerti'.

martedì 25 settembre 2012

AMICI, arrivederci e FELICITA'

Continuo a dire che ci siamo, ma stavolta ci siamo davvero, mancano due soli giorni e poi via, si parte alla volta di Milano. Io e Luca stiamo bevendo un bicchiere di vino nella nostra penultima serata toscano casalinga. Mi guardo in giro e mi si stringe il cuore, queste mura in fondo in fondo mi mancheranno, così come mi mancherà la dolcezza delle colline e la gioia di scorgere un Bamby (un cerbiatto) sulla strada di casa. Allo stesso modo questa sera mi si è stretto il cuore nel salutare due amici speciali, compagni di avventure e testimoni di decisioni e momenti importanti. Li ho abbracciati, stretti e ho sentito il cuore battere forte mentre l'anima cercava di memorizzare il momento.
Fortunatamente ho già vissuto queste emozioni tre anni e mezzo fa, nel momento in cui ho lasciato Milano, lì infatti ho lasciato gli amici di sempre, la mia famiglia, la mia migliore amica e perfino quella particolare sensazione di familiarità che solo un posto che conosci da anni ti sa dare. Dico fortunatamente perché quell'arrivederci, quell'esperienza momentaneamente dolorosa mi ha insegnato che i sentimenti veri, i bei ricordi, gli affetti importanti e i legami forti  non ti abbandonano mai, anzi crescono, ti accompagnano e si modificano con te.
Voglio dire grazie a questa terra che mi ha ospitata, amata e coccolata e voglio dire grazie a tutte quelle persone che l'hanno resa ancora più speciale. Venerdì me ne andrò, senza sapere se mai tornerò, ma nel mio cuore rimarranno tramonti, cieli, fiori, vigneti, paesaggi, visi e soprattutto anime amiche. GRAZIE.


giovedì 20 settembre 2012

Salute e FELICITA'

Chi tanti anni fa ha detto noi siamo ciò che mangiamo 
ha detto una grandissima verità.

E' da qualche giorno che voglio dedicare qualche riga del mio diario a quello strettissimo legame che unisce salute e felicità. Conosco questo binomio da molto tempo e in periodi come quello che sto vivendo, in cui essere in buona salute e avere un alto livello di energia è particolarmente importante,  non posso proprio fare a meno di ricordarmene.

In pochi lo sanno e in pochi lo insegnano perché i media e la grande distribuzione fanno tutto quanto è loro possibile per tenerlo ben nascosto, ma l'energia a nostra disposizione quotidianamente è data quasi esclusivamente da una sana alimentazione, da un buon riposo, da una buona respirazione e da una giusta quantità di esercizio fisico e non come vogliono farci credere dalla nostra età anagrafica, dall'assunzione di costosi integratori, di bibite energetiche, dall'indossare braccialetti energizzanti o dal tempo trascorso in lussuose Spa rigeneranti.

Televisione, giornali e cartelloni pubblicitari, con l'unico scopo di condizionare il nostro subconscio, ci indottrinano quotidianamente mostrandoci fisici scolpiti e longilinei, volti sorridenti e perfetti, famiglie felici, affiatate, atletiche e brillanti. In questo modo tentano, e ahimè spesso ci riescono, di influenzare le nostre scelte, di costruire i nostri canoni di bellezza, di renderci indispensabile l'acquisto delle ultime novità: l'aperitivo che rende la tua vita piena e meravigliosa, la merendina che rende tutti più felici e più saggi, il formaggio non formaggio che ti fa dimagrire anziché ingrassare.

Se solo ci fermassimo a riflettere sul perché di questi bombardanti messaggi, se solo dedicassimo una piccola parte del nostro tempo a leggere le chilometriche etichette dei prodotti alimentari, se solo decidessimo di scegliere volontariamente cosa inserire nei nostri carrelli potremmo scegliere di avere il regalo più importante che una spesa al supermercato possa fare: una buona salute ed un fisico scattante, bello ed energico, un regalo che nessuna tessera punti ci può garantire.

So per esperienza che leggere le etichette può essere un compito assai arduo e che in molti casi sarebbe richiesta più di una laurea per essere portato a termine ed è per questo che il mio suggerimento e consiglio è di fare una piccola e veloce prova. Provate per un mese a decidere di non inserire nel vostro carrello prodotti nella cui etichetta sia riportato almeno un ingrediente a voi sconosciuto, che non sapreste descrivere nel dettaglio ad un amico, ad un bambino o a voi stessi. Alla fine del mese sono certa che, oltre ad aver risparmiato un bel pò di soldini, riuscirete a percepire una reale differenza nel vostro livello di energia, nella vostra salute e di conseguenza nella vostra felicità. Provare per credere!
E mi raccomando mandatemi la foto del prima e dopo ;)

mercoledì 19 settembre 2012

Burocrazia, stress, studio e tanta FELICITA'

Fuerteventura, comincio davvero a non vedere l'ora di arrivare :) 

L'improvviso abbassamento delle temperature, questo cielo grigio e umido che odora di autunno, l'imbattermi nella più noiosa burocrazia e l'avvicinarsi del tanto agognato traguardo stanno facendo lievitare a dismisura la mia voglia di partenza. Ne ho proprio voglia, sono pronta. 

Gli ultimi giorni in Toscana sono per lo più destinati alla disdetta delle utenze,  alla pulizia della casa e al saltare sulle valigie nel vano tentativo di chiuderle. Luce, acqua, gas e rifiuti mi hanno inghiottita nelle 7 fatiche di Asterix e, cercando di fare tutto per tempo, vengo quotidianamente rimbalzata da un ufficio all'altro come una pallina in un flipper, per darvi un'idea diciamo che potrei sicuramente aiutare 'I soliti idioti' nelle loro future sceneggiature, avete presente vero la gag dell'ufficio postale? Nel frattempo studio inglese, spagnolo e porto avanti la mia ricerca di nomade digitale, oltre naturalmente a quella sulla felicità, creandomi profili sui siti web che danno servizi in outsorcing, scrivendo qualche testo promozionale e facendo i primi lavoretti volti a crearmi una 'carriera' nel web. Posso senza ombra di dubbio dire di essere piuttosto stanca e anche di avere un livello di stress piuttosto elevato.

Ma basta davvero poco per  ritrovare energia, mi basta fermarmi a pensare che tra meno di 45 giorni si parte e che tutto da allora sarà diverso: il clima prima di tutto e per una persona metereopatica come me questo vuol dire davvero tanto, e poi il mare, la spiaggia, le nuove conoscenze, lo stile di vita più rilassato, la multiculturalità dell'isola e non ultime naturalmente la completa assenza di bollette da pagare e utenze da attivare ;) 

Nelle scorse settimane abbiamo pensato di organizzare un weekend lungo a Fuerteventura, verso fine novembre, aperto a chiunque come me, abbia voglia di cambiare vita, di mollare tutto e di andare alla ricerca di una vita migliore, lo abbiamo immaginato e creato pensando di permettere a chiunque di venire a visitare l'isola, in questo modo ci sarà la possibilità di conoscerci di persona e di poter vedere con i propri occhi quale potrebbe essere il proprio futuro a partire dalla casa in cui abitare fino alle nuove amicizie da costruire e alle scuole dove mandare i propri figli. 

Per me sarebbe davvero un enorme piacere conoscerci, conoscervi, perché ci sono alcuni momenti, in cui più che in altri, noi 'cittadini del mondo', noi 'sognatori', noi 'ricercatori della vera felicità' abbiamo bisogno l'uno dell'altro e questo per me è uno di quei momenti. Quindi mi raccomando se volete scrivetemi :) io vi aspetto là, a braccia e cuore aperti.


domenica 16 settembre 2012

Divano, televisione e FELICITA'

Ci siamo, mancano meno di due settimane alla partenza per Milano e la casa è finalmente vuota, tanto vuota da creare un simpatico eco, rimangono solo il mio vecchio materasso, una scrivania auto composta assi e cavalletti e due sedie prese temporaneamente in prestito. Oltre a questo il nulla, o per meglio dire, centinaia di oggetti, orfani dei mobili che li contenevano, sparsi sul pavimento del nulla, è come se in casa fosse esplosa una bomba speciale, che abbia fatto svanire i mobili, lasciandone però il contenuto disseminato un pò ovunque.

Dopo aver salutato l'ultimo scaffale, mi sono chiusa alle spalle la porta di casa e mi sono resa conto che questa sarà ufficialmente la prima serata della mia vita, vacanze escluse, senza la possibilità di accoccolarmi sul divano e di farmi 'rimbambire' dalla televisione. Che faccio quindi? Oltre a scrivere al computer intendo. Non mi ero mai accorta prima d'ora di dare così per scontate tante cose, televisione e divano inclusi, eppure molto probabilmente se chiudessi gli occhi per un attimo (o anche senza chiuderli visto che da oggi non è più tra noi ;) potrei descrivere il mio ex telecomando molto meglio del mio stesso viso. In qualche modo quell'oggettucolo tanto bramato da tutti già mi manca, ma che cosa facevano le famiglie dopo cena fino a una cinquantina di anni fa, qual'era la routine serale prima della diffusione capillare della televisione? E mentre pranzavano o cenavano dove guardavano?

La mia decisione di trasferirmi su un'isola, oltre che ai cambiamenti più ovvi come territorio, clima e amicizie, comporterà anche una importante e voluta semplificazione del mio stile di vita. Ho scelto da tempo di diminuire progressivamente la presenza di superfluo nella mia quotidianità, di provare a non esserne più dipendente, di voler rivedere con consapevolezza le mie abitudini e le mie 'comodità'. 
Abituata ad avere uno schermo 42 pollici ad alta definizione dotato di un abbonamento a Sky, ad esempio, ho deciso che nella mia nuova vita non vorrò essere schiava nemmeno di un Mivar in bianco e nero su cui guardare Rai Uno :)

A seguito delle mie scelte ho e avrò sicuramente molto più tempo per me, nel bene e nel male, avrò molte più ore da dover/voler riempire, avrò più tempo per conoscere me stessa e per testare le mie capacità e la mia caparbietà nel voler rinascere ad una nuova vita, una vita più semplice, più volontaria e più fantasiosa.
Sarà una bella prova, un bel cambiamento, grande, una sfida sicuramente stimolante e crescente, ad iniziare da ora, quindi adesso rileggo il post, lo salvo, lo pubblico, spengo il computer e...provo a vedere se funziona SkyGo visto che è pagato fino a fine settembre ;)
SCHERZOOOO

giovedì 13 settembre 2012

Passato, PRESENTE e futuro

Tutto procede e manca davvero poco al mio ritorno a Milano, prima della partenza ufficiale trascorrerò infatti circa un mese nella mia città natale per salutare gli amici, i parenti e per sbrigare qualche noiosa pratica burocratica. Le mie ultime giornate toscane stanno trascorrendo veloci ed indaffaratamente 'aggressive', comincio a sentire la stanchezza dell'aver  voluto organizzare un trasloco lampo. Rimangono da fare le ultime cose, naturalmente le più noiose ed impegnative, tra cui un'attenta e dolorosa analisi di un'innumerevole quantità di vestiti, borse e scarpe.

Attualmente sono tutti disposti sul pavimento della camera e attendono impauriti il momento in cui sarò costretta a scegliere chi tra di loro avrà la fortuna di seguirmi e chi invece finirà in un cassonetto colorato alla fine della strada in attesa di giorni migliori. Guardo le decine di magliette, gonne e pantaloni accumulati negli anni e non posso che rimanere stupita dalla quantità. Eppure mi sembra di non avere mai niente da mettere :) Perché diavolo ho comprato tutti questi capi di abbigliamento per poi magari indossarli una volta o poco più? E perché ne ho acquistati altri in attesa di un'occasione che non è mai arrivata? Come farò ora a decidere di sbarazzarmi di indumenti praticamente nuovi? E che fare di tutti coloro che pur essendo stati utilizzati a lungo, non sono stati eliminati a tempo debito per fare posto ai nuovi arrivati, ma sono invece stati stipati in qualche cassetto andando a formare una sorta di paracadute emotivo, sicuramente conoscete tutti la famosa frase 'un giorno potrebbero sempre tornare utili'. Sì forse, ma quale giorno e soprattutto di quale anno?

Basta, voglio cambiare, voglio eliminare questo mio modo di fare, di accumulare, di rimandare, di vivere proiettata in un futuro che ancora nemmeno esiste. Voglio cambiare perché, oltre che sul mio abnorme, ma insoddisfacente ;) guardaroba, questo mio modo di essere si ripercuote su molti aspetti della mia vita, primo fra tutti la capacità di godermi il momento presente. Spesso infatti lo vivo con troppa irresponsabile superficialità, come se fosse semplicemente un ponte verso il futuro e non come l'unico momento che ho la certezza di avere come in realtà è.

sabato 8 settembre 2012

Sicurezza e Felicità

Il mio 'svuoto casa disperatamente' è ormai a buon punto, anzi buonissimo direi, yuppie, e i mobili e gli oggetti presenti nell'appartamento cominciano  ad essere finalmente molto pochi, dovrei davvero mandare una lettera al sito di ebay annunci per il gran lavoro fatto ;). Da circa una decina di giorni dormo per terra, o meglio sul mio materasso appoggiato a terra, perché il letto, così come i comodini e il resto della camera, è già stato venduto ed in questo momento è probabilmente in viaggio con destinazione Senegal ;). Devo dire che la vita in una casa/campeggio è piuttosto divertente, ed oltre ad essere un buon elisir di giovinezza, mi sta insegnando molto, ho scoperto ad esempio che molti degli oggetti che fino a pochi mesi consideravo indispensabili proprio non lo sono, letto incluso ;). 

Ma torniamo al perché di questo post, ieri, accumulando vestiti in uno dei  mobili superstiti, mi sono resa conto di avere una qualche preoccupazione che mi frullava per la testa facendomi fare strane smorfie con la bocca e con il resto del viso. Stavo come mimando con me stessa i pensieri veloci e fastidiosi che si affacciavano nella mia mente. 
Ma cosa può esserci che non va in questo momento della mia vita dove gran parte dei miei sogni stanno per avverarsi? Per la prima volta, all'alba dei 36 anni, andrò a vivere al mareeee. Cosa può volere la mia mente di più?
Ebbene la risposta c'è, vorrebbe sentirsi sicura, ma così non è e quindi ha paura. Per lei sarebbe importante sapere di poter contare, ad esempio, su di un lavoro 'fisso' che garantisca una buona entrata economica, su una casa confortevole, su dei punti fissi ed immutevoli, tutti aspetti piuttosto sconosciuti nella mia vita in questo momento.
Mi fermo quindi un attimo e mi chiedo, quanto è importante sentirmi sicura nel mio percorso di ricerca della felicità

Guardandomi indietro di circa 4 anni, posso facilmente rivedere me stessa quando vivevo a Milano, lì avevo un lavoro sicuro, uno stipendio di tutto rispetto, una casa confortevole, piena di mobili ed oggetti, in cui tornare la sera e una lunga serie di punti fissi come solo la tua città natale ti sa dare, ma nonostante tutto ciò ero infelice. Ogni parte di me sapeva che quello non era il mio posto nel mondo e che quello non era ciò che volevo.
E quindi? Qual'è la via giusta? A chi dare ascolto mente o anima? E' meglio essere infelici nella sicurezza o felici nell'insicurezza? Questa volta io e la mia anima scegliamo la seconda, tanto come dice il proverbio 'tentar non nuoce' e come ho scritto pochi giorni fa:
'Tra vent'anni sarò più delusa per le cose che non ho fatto che per quelle che ho fatto'.

giovedì 6 settembre 2012

Un pò di me...

E' da un pò di giorni che mi dico che sarebbe ora di parlare un pò di me e quale occasione migliore che quella di partecipare ad una caccia al tesoro...

36 anni, testarda come un mulo o forse due, sognatrice da sempre, curiosa, affamata e viziata di vita, disordinata e distratta, ma organizzata e attenta allo stesso tempo, inarrestabile, se motivata, e fiera di portare un nome il cui anagramma è fantasie ;), ho un'alimentazione strana e potrei essere usata da qualche laboratorio come tester, appena ingerisco qualsiasi tipo di conservante, emulsionante o additivo infatti mi riempio di macchie rosse, da poco più di un anno non mangio carne né latticini, adoro però tutto ciò che è fritto, ahimè, e salato oltre al cioccolato fondente, mi innamoro pazzamente e a prima vista di persone, luoghi e animali, amo ascoltare chi ha qualcosa da dire, di qualsiasi argomento si tratti, amo le persone positive e costruttive, mentre la negatività e il vittimismo sono capaci di respingermi come una calamita girata al contrario, ho capito che le cose importanti della vita sono poche e non sono in vendita, ho capito che per essere felice con una persona devo essere prima di tutto felice da sola, sono convinta che si possa essere felice in qualsiasi posto del mondo se in quel dato momento quel posto è il tuo, mi piace stare nella natura e fermarmi a guardare un fiore, rimango rapita dalla bellezza di un paesaggio, di un tramonto o dagli occhi di un animale, odio la violenza e tutto ciò che è arroganza, odio e potere mal esercitato, sto abbassando con convinzione e successo il mio tenore di vita e sono contenta di aver capito che non sono né gli oggetti né le comodità a farci felici, amo cucinare, creare in cucina, amo gli ingredienti di qualità e chi li sa usare, oltre a chi li produce e ricerca, amo il buon vino e rilassarmi davanti ad una birra fresca a fine giornata, amo il mare, lo amo davvero, e il sole, fin da bambina vado matta per le bolle di sapone e per i bracciali fosforescenti che si illuminano di notte, amo il cielo e tutti i suoi colori, la sabbia sotto i piedi e la pioggia sulla faccia, adoro infilare le mani tra le pietre colorate dei negozi 'new age' o tra i fagioli secchi ;), amo camminare lungo un molo e guardare un panorama dalla cima di una montagna, amo ricevere e donare un sorriso, camminare a lungo senza meta, prendere un autobus al volo, volare, sapere che le persone che amo stanno bene e sono felici, amo essere felice io per prima ed è per questo che mi alzo ogni mattina.

Il mio blog si chiama So Cosa Voglio e dovreste seguirlo se come me pensate che la felicità sia una scelta.

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Tempo perduto, ragione e felicità
Chi ha inventato la paura

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lunedì 3 settembre 2012

Soldi e Sogni

Soldi, soldi, soldi, ormai si parla solo di soldi. E di sogni...sogni relativi ad averne tanti, di soldi intendo...
Ma davvero chi ci ha mandato sulla terra, chiunque esso sia, aveva questo in programma per noi? Davvero siamo stati dotati di un corpo abile e di un cervello sopraffino con il solo ed unico scopo di accumulare dei soldi e pensare poi come spenderli? 

Sentiamo parlare di crisi ad ogni angolo della strada ed in ogni momento della giornata, dai media, dagli amici, dai parenti e persino dalla nostra anima. Siamo stati in qualche modo come gettati in un grosso imbuto che si stringe sempre di più e che focalizza tutta la nostra attenzione su unico tema: il denaro, come guadagnarlo e come risparmiarlo. Sempre e solo lui, denaro, denaro, denaro. Ci sentiamo dire senza sosta che ce n'è troppo poco, che il nostro Stato ne ha troppo poco, che noi ne abbiamo troppo poco e che molto probabilmente ne avremo ancora meno, e proprio perché ce lo sentiamo dire in continuazione, ci crediamo, senza però fermarci a riflettere, senza accorgerci che sono proprio le stesse fonti, gli stessi interlocutori, tanto abili a farci un sottile lavaggio del cervello, a tentare di persuaderci, con ogni mezzo disponibile, della necessità di acquistare, acquistare, acquistare.

E noi acquistiamo e lo facciamo perché ad oggi, sembra che senza l'ultimo modello di telefonino, senza una casa provvista di almeno un deodorante intelligente, senza un'automobile fiammante o un capo all'ultima moda non siamo nessuno. Ma come faccio a comprare tutto ciò che mi serve a 'diventare qualcuno' se i soldi sono finiti? Cosa stanno cercando di fare al mio cervello? Chi mi sta torturando in questo modo rendendomi una schiava. Chi vuole decidere della mia vita?

Soldi, soldi, soldi, mi sento scivolare veloce verso l'imbuto e tutto questo scivolare ha l'enorme potere di distorgliermi dalla mia vita, dal momento che sto vivendo. La mia mente, come rapita, è continuamente impegnata a cercare soluzioni per il futuro dimenticandosi completamente del presente, di nuovo mi rendo conto di comportarmi come se avessi la garanzia di avere una vita di riserva, ma ahimè così non è...