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lunedì 23 luglio 2012

Milanesi, eroi di città

Sono scappata ormai da oltre tre anni dalla grande e frenetica Milano, la mia amata/odiata città natale, e ad oggi quando mi capita di tornarci ho la fortuna di viverla diversamente da prima, quasi come fossi una turista, senza stress, senza orari ristretti e prestabiliti. Posso 'prendermela comoda', passeggiare anziché prendere un traballante e rumoroso mezzo pubblico, attendere il metro successivo nella speranza che sia un po' meno affollato, scegliere il percorso più lungo o fermarmi ad ascoltare un artista di strada.

Durante queste mie visite cittadine il mio passatempo preferito è diventato quello di osservare. Osservare soprattutto le persone, quelle stesse persone che per anni sono state mie compagne di viaggio, ogni giorno, dal lunedì al venerdì, al mattino e alla sera prima andando verso gli uffici e poi rientrando stanchi verso casa. Esseri umani come me, donne e uomini sconosciuti, che si reggono annoiati e distratti al corrimano di un autobus tentando di non cadere e di non entrare eccessivamente in contatto con i propri vicini, che corrono nelle stazioni della metropolitana per prendere al volo un treno che gli permetterà di arrivare in tempo sul luogo di lavoro, guidatori chiusi nelle proprie auto in coda che sembrano voler mordere il volante nell'attesa di fare un metro in più.

In poche parole veri e autentici EROI di oggi, eroi che affrontano questa  folle routine quotidiana in attesa del fine settimana o di qualche giorno di ferie per poi ritrovarsi, nuovamente, tutti insieme il lunedì mattina seguente a ciondolare verso una scrivania. Eroi da non sottovalutare mai, che meritano tutta la mia stima e a cui auguro il meglio.

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