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martedì 31 luglio 2012

L'onda della fortuna esiste?

Nella realtà, Gastone, il famoso cugino di Paperino, esiste? Ve lo siete mai chiesti? State per caso subito associando l'idea di fortuna a quella di grandi quantità di denaro? Sì? No? Vi è mai capitato di ritrovarvi sull'onda della fortuna e avere un'enorme paura di cadere giù? A me sì. Ma non sarebbe stato meglio godersi il fatto di esserci su quell'onda invece di aver paura di dover scendere? Certamente sì.

Oggi, dopo qualche giornata un pò difficile, mi è sembrato in più momenti di essere come graziata, protetta, guidata, da una qualche forza superiore, da un qualcosa o un qualcuno che improvvisamente si era accorto di me e aveva deciso di prendersene cura, come se fosse arrivato finalmente il mio turno. Tutto è sembrato svolgersi in modo quasi perfetto, fin troppo facile, piacevolmente e sorprendentemente fortunato, in perfetta armonia con i miei desideri. Ed ecco che il mio antipatico e pedante cervello ha subito pensato: 'E' troppo bello per essere vero, sarà lo scherzo di un amico e anche se così non fosse finirà presto!

Una parte di me non era pronta a tanta grazia, non se ne sentiva abbastanza meritevole. Non riuscivo a permettermi l'idea che questa 'grazia' potesse in realtà rappresentare la normalità, che l'essere così felici, simpaticamente sorpresi e fortunati ogni giorno della nostra vita non sia una rara e memorabile eccezione, ma la regola. Perché? Perché è come se fossimo programmati alla sofferenza? Perché siamo tutti abituati a sopportare ostacoli, difficoltà e delusioni come se fosse la normalità? Ci stringiamo nelle nostre spalle e alziamo le braccia al cielo dicendo 'Cosa vuoi? La vita è dura'. 

Non voglio arrendermi a questa situazione, voglio capire come ci si può sintonizzare in modo inverso, considerando giornate piene di gioia ed emozioni positive come normali e giornate 'NO' come una rara e scansabile anomalia.
Credo ne valga davvero la pena!

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