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giovedì 26 luglio 2012

A volte il secondo passo è doloroso, ma occorre farlo

Giusto ieri dicevo: 'Stavolta e' fatta', siamo decisi, vogliamo continuare nella nostra missione, individuare e poi seguire i nostri sogni ed ora che, finalmente, abbiamo anche individuato il luogo dove potrebbero essersi andati a nascondere, tutto dovrebbe essere più facile. Dico dovrebbe perché sembra che qualcuno stia giocando ad ostacoli con la nostra vita.

A noi italiani sognatori oltre confine è da tempo preclusa la scelta di andare a vivere in un buon numero di nazioni del mondo, a meno che, ci sia un bel lavoro in loco ad aspettarci o si disponga di un conto in banca a parecchi zeri (e questo non è il mio caso). Non stiamo parlando solo di paesi fuori dalle rotte comuni come la lontana Australia, ma anche di paesi a noi tanto noti e da noi tanto amati come gli Stati Uniti, il Messico, la Thailandia e perfino la vicinissima Svizzera  Ed è per questo che numerosi italiani decidono di lasciare il nostro paese per mete più vicine, meno esotiche, ma facilmente accessibili come gli stati membri dell'Unione Europea. Essere cittadini comunitari infatti, fino a pochi giorni fa ci permetteva di richiedere la residenza in un altro paese europeo in pochi e semplici passi potendo anche usufruire del servizio sanitario locale proprio come se fossimo a casa nostra (e non è così che i giornali ci vendono l'Europa?).
Da qualche giorno però le cose sono cambiate, essere cittadino di uno stato europeo non ci garantisce più i suddetti privilegi, in Spagna ad esempio non sarà possibile soggiornare oltre i 90 giorni a meno che ci si paghi di tasca propria un'assicurazione sanitaria e che si possa dimostrare, con un discreto gruzzolo sul conto in banca, che non è nostra intenzione divenire un peso per lo stato spagnolo.

Non riesco a smettere di chiedermi, ma cosa sta succedendo, dov'è finito il terzo millennio? Perché nell'era della globalizzazione stanno cercando di chiuderci entro i nostri confini?  Ci riusciranno? E chi ha creato queste barriere, e perché? Perché non possiamo essere semplicemente tutti UOMINI e non italiani, francesi, americani, indiani? Perché lasciamo che qualcuno ci attacchi ogni giorno delle etichette proprio sulla fronte?

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