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sabato 17 novembre 2012

Vita notturna a Fuerteventura

Andare a letto presto dopo una giornata intensa, lavorativamente ed emotivamente parlando, infilarsi sotto il doppio copriletto perché anche qui, nel paradiso terrestre, la sera sembra avvicinarsi l'inverno, crollare addormentati nel grande letto che ci ospita, felici, per poi essere svegliati nel cuore della notte dal volume altissimo di una musica che non si capisce bene da dove provenga (sopra, sotto, destra, sinistra?) nonché dai colpi di scopa dati dalla vicina, che erroneamente pensa che quella musica provenga da noi, sulla parete che ci divide. Ehi ma no ascolta bene, stai un attimo ferma, non senti che viene dall'appartamento sotto al tuo? Non siamo noi. Rimanere in attesa, stanchi, mentre all'alto volume della musica si aggiungono voci che intonano canzoni e cori proprio come se fossimo allo stadio (Bernabéu?),  ma il Karaoke non era mica estinto dico io, non ne erano rimaste poche enclavi solo nel Sol Levante? 

Accorgersi poi guardando l'orologio sul comodino che in realtà si è appena sorpassata la mezzanotte di un venerdì sera spagnolo...beh allora in fondo in fondo non è poi così tardi per cantare a squarciagola come se niente fosse...attendere pazienti...riaddormentarsi...felici...per essere poi svegliati, di nuovo, da una sorta di tempesta tropicale che con forza e velocità scaglia acqua a catinelle (o garganelle?) contro il tetto e i vetri della nostra camera...va beh passerà...ricordarsi ad un tratto che il nostro vicino di casa (non il 'cantante'), al nostro arrivo, ci ha consigliato di 'ammassare' grandi quantità di asciugamani e spugne davanti alle porte ogni qualvolta dal cielo decidano di donarci grandi e generose quantità d'acqua, ma non avere voglia di alzarsi...vedrai non succederà niente, praticamente sta già smettendo senti...cercare di riappisolarsi...ecco il dormiveglia sta arrivando, felice, quando..toc...toc...il soffitto comincia a gocciolare con forza sul letto e nel silenzio di un caro venerdì notte ogni goccia sembra un tuono.

Accendere la luce, stropicciati, eh già...piove in casa, e parecchio anche, proprio lì dall'allarme antincendio al centro della stanza...stavolta, ahimé, bisogna alzarsi per forza, stavolta bisogna ammassare asciugamani e ciotole proprio sopra al nostro letto...vabeh dai passerà..dicono che qui non piove mai... 

3 commenti:

  1. ...dormire nell'appartamento praticamente a fianco e non accorgersi assolutamente di nulla ;) (ora che ci penso, anche a me avevano detto che qui non piove mai!)

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  2. dimenticavo: se la situazione diventa insostenibilmente "ridicola", un posto all'asciutto lo trovate risalendo la scala di fianco, bussa, vi apriamo ;)

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  3. Per ora per non saper né leggere né scrivere sto facendo il letto in sala ;) ma la vostra sarà la prima porta alla quale busseremo nel caso sia necessario abbandonare il fortino :)

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