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sabato 8 settembre 2012

Sicurezza e Felicità

Il mio 'svuoto casa disperatamente' è ormai a buon punto, anzi buonissimo direi, yuppie, e i mobili e gli oggetti presenti nell'appartamento cominciano  ad essere finalmente molto pochi, dovrei davvero mandare una lettera al sito di ebay annunci per il gran lavoro fatto ;). Da circa una decina di giorni dormo per terra, o meglio sul mio materasso appoggiato a terra, perché il letto, così come i comodini e il resto della camera, è già stato venduto ed in questo momento è probabilmente in viaggio con destinazione Senegal ;). Devo dire che la vita in una casa/campeggio è piuttosto divertente, ed oltre ad essere un buon elisir di giovinezza, mi sta insegnando molto, ho scoperto ad esempio che molti degli oggetti che fino a pochi mesi consideravo indispensabili proprio non lo sono, letto incluso ;). 

Ma torniamo al perché di questo post, ieri, accumulando vestiti in uno dei  mobili superstiti, mi sono resa conto di avere una qualche preoccupazione che mi frullava per la testa facendomi fare strane smorfie con la bocca e con il resto del viso. Stavo come mimando con me stessa i pensieri veloci e fastidiosi che si affacciavano nella mia mente. 
Ma cosa può esserci che non va in questo momento della mia vita dove gran parte dei miei sogni stanno per avverarsi? Per la prima volta, all'alba dei 36 anni, andrò a vivere al mareeee. Cosa può volere la mia mente di più?
Ebbene la risposta c'è, vorrebbe sentirsi sicura, ma così non è e quindi ha paura. Per lei sarebbe importante sapere di poter contare, ad esempio, su di un lavoro 'fisso' che garantisca una buona entrata economica, su una casa confortevole, su dei punti fissi ed immutevoli, tutti aspetti piuttosto sconosciuti nella mia vita in questo momento.
Mi fermo quindi un attimo e mi chiedo, quanto è importante sentirmi sicura nel mio percorso di ricerca della felicità

Guardandomi indietro di circa 4 anni, posso facilmente rivedere me stessa quando vivevo a Milano, lì avevo un lavoro sicuro, uno stipendio di tutto rispetto, una casa confortevole, piena di mobili ed oggetti, in cui tornare la sera e una lunga serie di punti fissi come solo la tua città natale ti sa dare, ma nonostante tutto ciò ero infelice. Ogni parte di me sapeva che quello non era il mio posto nel mondo e che quello non era ciò che volevo.
E quindi? Qual'è la via giusta? A chi dare ascolto mente o anima? E' meglio essere infelici nella sicurezza o felici nell'insicurezza? Questa volta io e la mia anima scegliamo la seconda, tanto come dice il proverbio 'tentar non nuoce' e come ho scritto pochi giorni fa:
'Tra vent'anni sarò più delusa per le cose che non ho fatto che per quelle che ho fatto'.

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