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giovedì 13 settembre 2012

Passato, PRESENTE e futuro

Tutto procede e manca davvero poco al mio ritorno a Milano, prima della partenza ufficiale trascorrerò infatti circa un mese nella mia città natale per salutare gli amici, i parenti e per sbrigare qualche noiosa pratica burocratica. Le mie ultime giornate toscane stanno trascorrendo veloci ed indaffaratamente 'aggressive', comincio a sentire la stanchezza dell'aver  voluto organizzare un trasloco lampo. Rimangono da fare le ultime cose, naturalmente le più noiose ed impegnative, tra cui un'attenta e dolorosa analisi di un'innumerevole quantità di vestiti, borse e scarpe.

Attualmente sono tutti disposti sul pavimento della camera e attendono impauriti il momento in cui sarò costretta a scegliere chi tra di loro avrà la fortuna di seguirmi e chi invece finirà in un cassonetto colorato alla fine della strada in attesa di giorni migliori. Guardo le decine di magliette, gonne e pantaloni accumulati negli anni e non posso che rimanere stupita dalla quantità. Eppure mi sembra di non avere mai niente da mettere :) Perché diavolo ho comprato tutti questi capi di abbigliamento per poi magari indossarli una volta o poco più? E perché ne ho acquistati altri in attesa di un'occasione che non è mai arrivata? Come farò ora a decidere di sbarazzarmi di indumenti praticamente nuovi? E che fare di tutti coloro che pur essendo stati utilizzati a lungo, non sono stati eliminati a tempo debito per fare posto ai nuovi arrivati, ma sono invece stati stipati in qualche cassetto andando a formare una sorta di paracadute emotivo, sicuramente conoscete tutti la famosa frase 'un giorno potrebbero sempre tornare utili'. Sì forse, ma quale giorno e soprattutto di quale anno?

Basta, voglio cambiare, voglio eliminare questo mio modo di fare, di accumulare, di rimandare, di vivere proiettata in un futuro che ancora nemmeno esiste. Voglio cambiare perché, oltre che sul mio abnorme, ma insoddisfacente ;) guardaroba, questo mio modo di essere si ripercuote su molti aspetti della mia vita, primo fra tutti la capacità di godermi il momento presente. Spesso infatti lo vivo con troppa irresponsabile superficialità, come se fosse semplicemente un ponte verso il futuro e non come l'unico momento che ho la certezza di avere come in realtà è.

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