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martedì 15 gennaio 2013

Fuerteventura e Felicità

La mia isola, Fuerteventura, l'abbiamo visitata un pò più a fondo in questi giorni grazie al fatto che i miei genitori, venuti a trovarci per verificare che realmente stessimo bene come dicevamo, hanno affittato una macchina. 

L'abbiamo attraversata fino a sud e ai miei occhi è sembrata lunga, grande ed incredibilmente meravigliosa, oltre che forte, energetica e perfetta, difficile descrivere le sensazioni provate. Tante volte ho sentito dire il sud è più bello del nord od il nord è più bello del sud, c'è chi sostiene che un paese sia meglio dell'altro, una spiaggia più o meno chiara, una un pò troppo scura oppure grande o stretta, c'è chi sostiene che una zona sia più residenziale, una più turistica, una più divertente ed una più ventosa.

Io non ho visto niente di tutto ciò.

 Non ho visto niente di tutto ciò perché non è lei ad essere più o meno...qualcosa...lei è semplicemente perfetta...sempre...ed ovunque.

Siamo noi esseri umani ad averla trasformata, siamo noi ad aver reso una zona più o meno brutta perché vi abbiamo costruito come se questo pianeta non fosse il nostro e siamo sempre noi ad aver messo la parola denaro davanti alla parola amore.

Lei è bella, fiera e disposta a tutto pur di vederci felici.

Siamo stati al mercato della Biosfera di Puerto del Rosario, c'è solo una volta alla settimana, il sabato mattina, e lì ho visto qualcosa che non vedevo da tempo: una rapa bianca, per esempio, o dei piccoli fichi d'india viola, appena colti, ho visto il pane fatto dai piccoli artigiani ed il pesce pescato nella notte, ho visto una signora gentile raccontare con passione di che cosa fossero fatte le sue torte. Ho visto le olive e l'olio, perché in pochi sanno che sull'isola è nato da poco il primo frantoio, e ho visto una donna stupirsi quando io, alle 10 del mattino, ho scelto di non assaggiare il suo liquore di latte di capra. Tornerò...e lo assaggerò, promesso.

Le saline ed il museo del sale, un altro angolo di paradiso che difficilmente dimenticherò. Una stradina, poco segnalata, porta ad una piccola baia dove proprio in riva al mare si trovano, da più di cento anni, delle saline che, ad oggi, nell'era del glutammato monosodico, mi sono sembrate tanto autentiche da essere emozionanti. Quanti colori ho visto all'interno delle vasche di raccolta e quanto spiccava il bianco delle montagnette di sale contro la roccia lavica nera. C'erano gli scoiattoli, che giocavano a rincorrersi sui muretti e che ogni tanto si fermavano e si mettevano in piedi in una strana posizione da vedetta, scrutando il mare. C'era lo scheletro di un cetaceo e c'era una burbera signora dalla quale abbiamo acquistato del sale. Qualche casa, qualche centinaio di metri più avanti, piccole, bianche e dalle verande in legno con qualche dettaglio colorato, e poi c'era un piccolo bar ristorante, caratteristico e semplice quanto piace a noi. Non ci siamo fermati, perché non eravamo soli, ma torneremo...e ci fermeremo, promesso.

L'interno dell'isola poi...splendido, vero, forte, accogliente, selvaggio e allo stesso tempo vivo ed abitato al punto giusto, le oasi formate dalle palme, i mulini di estrazione dell'acqua, le caprette multicolori, la terra che cambia colore chilometro dopo chilometro ed alcune case così belle e rassicuranti da sembrare magnetiche. 

Abbiamo visto dei paesaggi stupendi, soprattutto quando e dove l'uomo non era passato di lì, un mare dai colori intensi, delle rocce simili ad un impasto per la pizza visto dall'alto, picchi che mi ricordavano tanto il deserto roccioso del Colorado. Roccia nera, terra rossa, sabbia bianchissima e fiere margherite del deserto.

Ci siamo fermati con la macchina in un punto panoramico, che si affaccia sulla costa ovest, ed io e Luca ci siamo seduti ad ammirare pieni di gratitudine quest'isola meravigliosa che stiamo imparando ad amare ogni giorno di più, mentre mia madre e mio padre si incamminavano nei sentieri vicini alla ricerca di qualcosa di più dopo aver esclamato 'Qui non si vede un Cristo...'.

19 commenti:

  1. Nel Talmud si dice: "Noi non vediamo le cose come sono. le vediamo come SIAMO!". :-)
    Ed è così, in effetti. Il modo in cui siamo noi, il nostro stesso stato d'animo, ci porta a percepire le cose in modo molto peculiare, diverso da quello di chiunque altro. Ci possono essere somiglianze, anche tante, tantissime, ma nel "dettaglio" ognuno percepisce diversamente, e percepisce "qualità" diverse. :-)
    Fuerte è un'isola splendida, come dici. Lo é davvero. Se un giorno ripasserò da quelle parti, alcune zone di quell'isola diverranno parte di un "progetto" fotografico che ho in mente da tempo, e che non porto mai avanti :-D , che si intitola "Il mondo senza di noi". :-)
    Se hai dato un'occhiata allo slideshow di cui ti mandai il link, o alla mia gallery di foto, sai di cosa parlo... ;-)
    Che la Vita ti sia sempre amica sorridente.
    Ciao,
    Davide

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    1. Ciao Davide :) come sempre riesci ad esprimere i 'miei' concetti meglio di me ;) Il mondo senza di noi...è proprio quello che volevo dire io...
      Spero di averti presto qui e di parlarne insieme a quattrocchi, quante cose ci saranno da dire e quanti silenzi da ascoltare.
      Ti abbraccio forte. Spero di cuore che tu stia bene!
      Stefy

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    2. Davide, sei una fonte infinita di tutto.
      Se un giorno realizzerai il tuo progetto di "allontanarti da quì", mi farà piacere, ma mi dispiacerà anche...sempre che non parta prima io :-)
      Per quanto riguarda poi "Il mondo senza di noi", anche io so che ti piace lo stile di Ansel Adams, che pure io amo: la natura senza l'uomo. Chissà come sarebbe...brivido!
      A presto.

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  2. W i genitori!

    E' inutile sono tutti uguali!

    Quando rimanevo incantata dal colore dell'acqua di alcune calette ibizenche mio padre mi diceva: "Va be dai c'e' la sabbia bianca e' ovvio che l'acqua abbia quel colore" . . . . . insomma ci possiamo stringere la mano.

    Poi non parliamo del glutammato monosodico . . . . sono celiaca!

    Divertitevi tanto e salutateci i tuoi.

    Un abbraccio,
    Silvia

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    1. Ciao Silvia, vedo che hai capito in pieno :) Abbracciamoci per farci forza. Qui mancano ancora 3 giorni quindi ancora non ho finito di stupirmi ;)
      Un abbraccio!
      Stefy

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  3. Che bella frase quella riportata dal sig. Baroni...
    Buon proseguimento! Io penso che i tuoi non andranno via dall'isola convinti quanto te delle sue meraviglie...ma forse della tua felicità SI'!

    Bacioni!

    Linda

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    1. Ciao Linda :) ti terrò aggiornata! Devo dire che per ora sembra che gli piaccia anche l'isola, speriamo non troppo però...Silvia Ibiza sa cosa intendo :)
      Non ti scrivo da tantissimo e mi spiace, non so nemmeno se a casa le cose si sono sistemate, spero tanto di sì.
      Un bacio!
      Stefy

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  4. Che meraviglia!!! Sei riuscita a descrivere l'isola proprio come la immagino... E mi hai fatto venire una voglia matta di partire domani stesso per godere di tutto ciò. purtroppo poi apro gli occhi e torno alla realtà: il traffico, la fila al supermercato, lo stress da lavoro, i minuti contati, l'avidità e il cinismo delle persone con cui ho a che fare ogni giorno... Che tristezza :(
    Poi penso alla tua felicità e mi consolo al pensiero che un giorno forse anche per me ci sarà un'isola felice da raccontare a qualcuno...

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    1. Ciao mia bella Stefy! Io so per certo che la tua isola felice c'è, ma mi raccomando...non dubitarne MAI.
      Ti scrivo presto :)
      Un baciottone!
      Stefy

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  5. Comunque, mi permetto di dire: missione genitori... Compiuta!!!

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  6. Bello il modo in cui descrivi la tua Fuerte..:-)

    Stefy,volevo inviarti questo link dove si parla anche della situazione lavorativa nell'isola, magari può essere utile a qualcuno che decida di trasferirsi lì. Giusto per vedere anche il bicchiere mezzo pieno. Personalmente non ci sono mai stata ma spero di riuscire a venirci con mio marito. Buona vita a tutti. .Susy http://turismofuerteventura.wordpress.com/2007/11/01/lavorare-a-fuerteventura/

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    1. Ciao Susy :) grazie mille, sarà sicuramente utile a molti!
      Buona vita anche a voi :)
      Stefy

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  7. ciao Stefy, finalmente ti sento parlare, anzi scrivere, delle bellezze della "tua" Fuerte...che bello lo aspettavo da tempo! Ti ricordi vero il mio invito a scrivere un articolo sull'isola per Viaggiolibera? Mi hai detto che aspettavi di ambientarti e conoscerla, adesso mi sembri pronta, che dici, me lo fai questo regalo?? :-)

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    1. Ciao Silvia :)
      certo che lo ricordo e mentalmente il 'tuo' articolo già esiste, vedrai che fra un pò arriva anche alla tastiera ;)

      A prestissimo!
      Stefy

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  8. Che bello quello che racconti!! Il mio sogno è fare esattamente quello che stai facendo tu, arrivo a fuerte ad agosto per una prima vacanza esplorativa e spero che il 2014 sia l'anno giusto... hai mai pensato in questi mesi che sei lì che hai sbagliato? Ti abbraccio e ti ammiro! Alle

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    1. NO, MAI, nemmeno per un secondo. Te lo dico con la mano sul cuore.
      Benvenuto Alle :)
      Un abbraccio.
      Stefy

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  9. Ecco la poesia che rispunta :-)
    A me piace come vedi le cose... mi è mancato il blog.
    Grazie.

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