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lunedì 22 ottobre 2012

Genitori, partenza, infelicità e FELICITA'

Mai come nel leggere i vostri commenti ai miei post mi sono resa conto di avere così tante anime gemelle nel mondo...vi leggo e nelle vostre parole mi leggo...GRAZIE.
Ed è a voi che vorrei chiedere un aiuto in questo momento, un consiglio sincero, ed anche solo nella mia mente, è a voi che scrivo...
Tutto è perfetto in questo periodo della mia vita, l'universo mi assiste e anche quando qualcosa sembra non girare nel verso giusto, con la giusta pazienza, la giusta dose di sana fiducia, riesco, nell'arco di un breve tempo successivo, ad unire i puntini, propri come diceva Steve Jobs, e tutto sembra prendere di nuovo forma, tutto sembra spiegarsi. In questo momento così speciale e così voluto una sola cosa nella mia anima non riesce a trovare una sua collocazione, un'accettazione: il dolore dei miei genitori per la mia partenza. 
Nel momento in cui gli ho dato la notizia infatti, mesi fa, tutto sembrava andato 'via liscio', fin troppo forse, ma ora con l'avvicinarsi dell'ora 'X' le cose stanno lentamente cambiando...in peggio. Sono felici per me, certo che lo sono, ma sono in modo più assoluto più infelici per loro, ed io riesco davvero male a gestire questa emozione e dentro di me ogni giorno ne soffro.
Il mio cuore mi dice vai, me lo grida, a squarcia gola, me lo ha sempre gridato, e mai, nemmeno per un secondo ho considerato l'ipotesi di non ascoltarlo, ma...
Io qui, a Milano, dove vivono loro, sono infelice e io, sempre io, voglio seguire i miei sogni, e questa volta intendo davvero farlo. Ma loro...quanto vorrei che ne avessero anche loro di sogni e quanto vorrei che scegliessero di seguirli, per essere io FELICE per loro.

6 commenti:

  1. Segui il tuo cuore . . . i tuoi genitori si abitueranno all'idea ed impareranno a viaggiare . . . vivono a Milano ed hanno 2 aeroporti internazionali vicino . . .i miei ormai prendo l'aereo come se fosse l'autobus e alla fine vedrai che sara' anche uno svago per loro.
    Mia sorella mi ha spianato la strada perche' e' stata la prima a partire. Ai 18 anni infatti e' andata 6 mesi in Egitto, poi in Spagna 3 anni, poi Germania, Inghilterra e adesso di nuovo Spagna. Io ho fatto piu' o meno lo stesso giro pero' con tempi diversi . . . i miei genitori non hanno avuto molta scelta . . si sono dovuti abituare per forza.
    Parti tranquillamente, quando ti vedranno felice, loro lo saranno piu' di te.

    Un abbraccio,
    Silvia

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  2. Silvia...GRAZIE! Di cuore :)
    Un abbraccio forte.
    Stefy

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  3. Tutti, non smettiamo di "crescere", "evolvere" fino alla morte. Tu, noi , fra i trenta e i quaranta dobbiamo dare un senso attraverso la "costruzione" (di quallunque tipo sia). I nostri genitori devono "fare" altre cose...accettare i distacchi, e poi le malattie...ce n'è per tutti. Fermarsi, vuol dire bloccare il processo di crescita di tutti. Vogliamo questo? Sono sicurissima che non è questo che vuoi tu!!! Neanche io... e in fondo nessuno che mantenga lucidità di mente e di spirito può volerlo... L'unica cosa giusta da fare è aiutarli a imparare...
    Auguri sinceri.
    Linda

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  4. Ciao Linda, grazie, grazie per le tue parole che ricorderò al momento giusto e grazie per quel 'noi', così importante.
    Buon tutto!
    Stefy

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  5. "E' la tua vita, non posso decidere io per te; io posso solo aiutarti dicendoti quello che farei io al tuo posto" è quello che ho detto a mio figlio 3 anni fa quando è partito per l'australia. Ovvio che ha lasciato un buco, molto più profondo per mamma e sorella che non per me che l'ho sempre spinto a fare questa scelta, ma quando ci sentiamo via Skype è come parlare con la felicità fatta persona e questo rende altrettanto felici noi. In tre anni ci siamo rivisti fisicamente solo l'anno scorso a Natale e vederlo ripartire la seconda volta è stato molto più difficile da sopportare, ma la sua felicità e le opportunità che si sta creando attenuano quasi del tutto la mancanza.
    Noi genitori dobbiamo capire che, pur restando un punto di appoggio concreto, ad un certo momento dobbiamo farci da parte. Dovete vivere la vostra vita e giocarvi tutte le carte che avete a disposizione. Andrà bene, andrà male, molto dipende da voi stessi, ma in ogni caso ci avete provato, questa è la cosa veramente importante.

    Come dice Silvia, la tua felicità sarà la loro ed andranno orgogliosi di avere una figlia che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco in questo modo.

    Ed ora, come usava dire Spock per accomiatarsi, lunga vita e prosperità.

    Ciao
    luca963

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  6. Ciao Luca, ci tengo davvero a ringraziarti per le tue parole perché sono state preziose in un momento prezioso. GRAZIE.
    Buon tutto! :)
    Stefy

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