Un piccolo paese a nord ovest di Fuerteventura, El Cotillo, un insieme di case, più o meno belle, più o meno frutto della speculazione edilizia. Due porticcioli, in riva al mare, naturalmente, racchiusi e protetti da due promontori naturali.
Belli, da cartolina, con tutte quelle barchette colorate e quell'augurio di buena suerte a tutti i viaggiatori del mare.
Guardando ad ovest, oltre alla torre, fatico a capire se mi trovo in Australia o in Irlanda. Con quella spiaggia sconfinata, quelle scogliere maestose che sembrano uscite da un dipinto e quei surfisti che a pelo dell'acqua aspettano l'onda.
Di fronte a me sole e gabbiani.
Torno ad est e trovo una spiaggia bianca, morbida, racchiusa e sicura. Dove la bassa marea è capace di creare piscine naturali di rara bellezza. Cammino sulle ondine di sabbia, le schiaccio, ed è proprio come fossi sotto il mare e come se io fossi un enorme granchio. Dietro agli scogli che mi proteggono le onde si infrangono forti e potenti.
Senti che rumore che fanno, sembra quasi un'esplosione. Ci sono delle orme di piccoli uccellini. Che decorazione meravigliosa di qualcosa che di per sé è già perfetta.
E' proprio qui nel porticciolo antico che abbiamo trovato il Bar Central e di colpo un posto visto fino ad ora solo nei nostri sogni sembra essersi materializzato. Una cucina come quella che avresti voluto avesse tua nonna, bianca e smaltata, con quei tanti piccoli fuochi. Frutta, verdura, spezie e voci a riempirla. Piatti sporchi accatastati. Pentolini neri e fumanti che sfrigolano sulle fiamme. Profumi e colori.
Niente tavoli all'interno. Solo qualche sedia e un anziano signore che mi guarda chiedendosi cosa faccia in casa sua.
Fuori una quindicina di tavoli, ombrelloni a ripararci dalla luce del sole e da quella della luna, mura bianche ai lati della piazza e qualche cane che ci saluta e ci guarda con gli occhi del gatto di Shrek. Tovaglie a quadri, proprio come è giusto che sia, birra, pulpo e gambas a la sal. Risate. Ed il tempo che si ferma imprimendosi nella memoria. Grazie.

Se chiudo gli occhi mi sembra quasi di essere li... Sento i rumori e il profumo di quelle specialità culinarie mi circonda... La birra fresca sotto il sole che mi scalda la pelle. Poi apro gli occhi e sono di nuovo qui, circondata dal traffico e dalla gente che corre, per andare poi.. Non si sa bene. Però quei pochi minuti a occhi chiusi mi ripagano da una giornata triste e faticosa che sembra non finire mai... Che ci vuoi fare, sono una sognatrice ;-)
RispondiEliminaCapita anche a me di chiudere gli occhi e sentirmi lì, le descrizioni di Stefy (Love) sono veramente potenti: nelle giornate grigie di quì, ci danno sole per scaldarci.
EliminaE possiamo sognare :-)
Grazie, Stefania. che bel racconto. che belle immagini. Che bella felicità...
RispondiEliminaLinda
Ciao Linda,
Eliminacome stai? E' molto (troppo) che non ti scrivo e sento la tua mancanza. Col pensiero però sei sempre con me e sono sempre pronta a venire a bussare alla tua porta.
Un abbraccio :)
Stefy
Ciao Stefania! Anche tu mi manchi un po'. Però sto bene! e allora prendo tutto bene. anche le mancanze! mi piacciono anche questi periodi di silenzio, di attesa gioiosa, del sapere che ciascuno di noi percorre il proprio percorso, a volte scambiando parole, altre silenzi, assenze... Bella la vita, se accettata. Sempre!
EliminaUn grande abbraccio!
Linda
Nella descrizione perfetta del Bar Central, mancherebbe solo la padrona della cucina, un pò grossa, ilare, con un sorriso un pò sdentato ma cordiale...e sembra proprio in un film. Un bel film con tante risate, di quelle che fanno bene al cuore! :-)
RispondiEliminaGrazie.
Ma quante ne sai? E quanto è bella e vera quella foto a 3 in cui c'è anche lei....
EliminaNoi sicuramente siamo riflessi nei loro occhi!
Un abbraccio Riky :)
Stefy
Sono stata lì con te al bar central, che bello, che emozione, che felicità! grazie Stefy, la amo questa tua e già nostra Fuerte
RispondiEliminaGrazie Silvia :) che bello portarsi in giro a vicenda :)
EliminaUn bacione!
Stefy
Che bel post!!Per me la felicità è lì, a Fuerteventura...Adoro El Cotillo!
RispondiEliminaCiao Silvia :) benvenuta tra noi :) e Grazie!
EliminaStefy
Per caso sono "inciampata" in questo racconto e resto basita.....in quel posto, su quella spiaggia, in quel bar con le tovaglie a scacchi ho percepito esattamente le stesse cose....in più il ricordo di una giornata singolare con una mia "hermana"..invierò il post anche a lei con relativa traduzione spagnola, se me lo permetti...grazie per aver risvegliato profonde sensazioni....Rosa
RispondiEliminaCiao Rosa :) benvenuta e grazie per essere inciampata qui con noi :)
EliminaAnche tu con le tue parole mi hai riportata nuovamente là, e come ben sai quello è un gran bel là ;)
Mi farà piacere se vorrai condividere il nostro post(o)!
Un abbraccio!
Stefy